Screening prenatale: quali esami scegliere in gravidanza?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 21/05/2014 Aggiornato il 21/05/2014

Gravidanza: in merito allo screening prenatale c’è molta confusione. Le donne non sanno quali esami fare e qual è la loro attendibilità. Ecco l’opinione degli esperti

Screening prenatale: quali esami scegliere in gravidanza?

Tutte le donne vorrebbero conoscere la salute del loro bebè prima ancora che venga al mondo. Ma, spesso, non hanno ben chiaro come fare. In merito allo screening prenatale, infatti, c’è moltissima confusione. Ultimamente si parla molto dei test sul Dna fetale, ma gli esperti non li ritengono particolarmente utili.

amniocentesi e villocentesi offrono completezza

Una cosa è certa. Al momento, gli unici due esami che permettono di fare uno screening prenatale completo e attendibile sono l’amniocentesi e la villocentesi. Infatti, sono in grado di ottenere molte informazioni sulla salute e le condizioni del feto durante la gravidanza. Queste due tecniche, però, sono invasive e comportano un rischio, seppur bassissimo, di aborto. Ecco perché negli anni si sono cercate delle alternative.

Le analisi più moderne

Una delle più recenti è costituita dal Nipt (non invasive prenatal test), che si basa sulla ricerca del Dna fetale nel sangue materno. In questo modo, è possibile diagnosticare non solo la sindrome di Down giù in gravidanza, ma anche moltissime altre malattie genetiche ereditarie, come la sordità congenita, la distrofia muscolare, la fibrosi cistica, il ritardo mentale. I suoi risultati, però, sono considerati ancora parziali in chiave screening prenatale.

Pochi consensi, tanti dubbi

“Il test sul Dna fetale si fa da tempo, noi stessi lo offriamo, pur senza consigliarlo. Perché ha ancora troppi errori, visto che il Dna esaminato è quello placentare, e i risultati non sono certi” dice Claudio Giorlandino, segretario Si-Dip e direttore sanitario di una realtà privata.

Lo screening tradizionale

Meglio, allora, optare per il Bi-test, ossia translucenza nucale associata al dosaggio di alcuni ormoni nel sangue materno, che offre un’attendibilità di oltre il 90%. “Il test sul Dna fetale nel sangue materno ha ancora troppi limiti: se il risultato è positivo va comunque effettuato un esame invasivo per la conferma e poi, mentre ha un’attendibilità elevata, anche del 98%, per la trisomia 21, per altre trisomie, come 13 e 18, la sensibilità scende all’80-90%. Insomma, allo stato attuale delle conoscenze non è un esame alternativo ed è invece un bel business. Ne è prova che non è consigliato come test diagnostico da nessuna società scientifica internazionale” conferma Giovanni Monni, responsabile diagnosi prenatale e preimpianto dell’ospedale Microcitemico di Cagliari.

In breve

DIVERSO DAI CONTROLLI DI ROUTINE

Spesso, lo screening prenatale viene confuso con i normali controlli che vanno effettuati durante la gestazione. In realtà, si tratta di due cose differenti.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Tosse persistente in una bimba di 9 anni: cosa può essere?

17/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Stefano Geraci

Una tosse che non passa (e non si risolve con l'antibiotico) può essere dovuta a un virus respiratorio, a un'allergia ai pollini oppure può anche avere una natura psicogena: per stabilirlo vanno presi in considerazione anche eventuali sintomi che vi si accompagnano.   »

Sensazione di peso in vagina in 15^ settimana di gravidanza: cosa può essere?

14/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

A causare un senso di peso in vagina, che si accentua camminando, possono essere varie condizioni tra cui l'utero retroflesso che, per via dell'aumento di volume, sta diventando antiverso.   »

Mamma educatrice al nido e bimba che soffre il distacco

14/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

È difficile per una bambina piccola comprendere perché la mamma si occupa di bambini non suoi, dopo averla lasciata in un'altra scuola con altre educatrici.   »

Fai la tua domanda agli specialisti