10 Falsi miti sulla gravidanza da rivedere

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 21/04/2023 Aggiornato il 21/04/2023

Ci sono tante credenze popolari che riguardano il periodo della gravidanza e che è bene conoscere. Ecco quali sono i principali falsi miti della gravidanza e cosa è vero e cosa no.

falsi miti della gravidanza: i dubbi delle future mamme

Esistono tantissimi falsi miti sulla gravidanza che circolano e che spaventano o condizionano le donne incinta. La gravidanza è un periodo speciale ma anche particolarmente delicato. Durante i nove mesi infatti la donna è responsabile non solo del proprio benessere, ma anche di quello del bambino che sta crescendo dentro di lei. Questa realtà nel corso del tempo ha dato però origine a tante credenze e leggende che si sono poi evolute in consigli e raccomandazioni tramandate di madre in figlia. Non sempre però corrispondono al vero. Abbiamo individuato almeno 10 falsi miti della gravidanza da rivedere. Vediamoli tutti insieme!

1) Si possono fumare almeno 5 sigarette al giorno

Non esiste una soglia di sicurezza. Le sigarette e gli alcolici di tutti i tipi dovrebbero essere eliminati completamente. E questo vale sia per il periodo della fecondazione sia, ancora di più, quando l’ovulo si è impiantato nell’utero e inizia a dare vita all’embrione e poi al feto. Del resto, bere alcolici e fumare interferisce con la fertilità sia dell’uomo sia della donna. Nelle donne causa un invecchiamento precoce delle strutture deputate alla produzione delle cellule uovo e rende meno ospitale l’ambiente uterino. Negli uomini l’esposizione all’inquinamento, allo stress, al tabacco e ad altri fattori quotidiani influenza direttamente e in maniera negativa il liquido seminale, diminuendo le probabilità che il concepimento vada a buon fine. Inoltre fumo e alcol possono creare problemi di salute al bambino in utero, a carico soprattutto del sistema nervoso e di quello respiratorio.

2) In gravidanza è importante mangiare per due

L’alimentazione in gravidanza è importante, perché il feto sottrae sostanze preziose all’organismo della mamma. Il consiglio di mangiare per due, però, era valido un tempo, quando il nutrimento quotidiano era scarso e spesso di qualità scadente, quindi la donna doveva nutrirsi il più possibile. Oggi non solo non è più valido, ma non bisogna nemmeno eccedere nell’introito calorico per evitare di aumentare troppo di peso. La gestante con molti chili in più, infatti, è più soggetta ad aumento della pressione arteriosa, che può avere come conseguenza la gestosi e quindi un parto prematuro. Attenzione anche ai cibi troppo salati e ai dolci, che possono favorire la comparsa del diabete gestazionale. Vanno, invece, assunte proteine di qualità, presenti in carni, pesce, legumi, uova e latticini, vitamine e minerali (che sono contenute nella frutta e negli ortaggi), carboidrati -meglio se integrali – per combattere la stipsi e avere una buona riserva energetica.

3) Fare sport in gravidanza può fare male al feto

Il riposo è necessario solo in caso di una gravidanza a rischio, con la possibilità di un parto prematuro, valutata dal ginecologo. Viceversa è anzi importante praticare un po’ di moto tutti i giorni, perché va a tutto vantaggio della salute di mamma e bambino. Muoversi, infatti, aiuta a bruciare gli zuccheri nel sangue (quindi previene il diabete gestazionale) e i grassi in eccesso, contrastando il sovrappeso. Inoltre, migliora la circolazione del sangue, alleviando i gonfiori alle gambe e mantiene attivi muscoli e legamenti, condizione importante in vista del parto. L’attività fisica all’aperto, poi, favorisce la sintesi della vitamina D fondamentale per la salute delle ossa. Infine, il moto e la luce naturale favoriscono la produzione di endorfine e serotonina, neurotrasmettitori che regolano il tono dell’umore, prevenendo la depressione post parto. Indubbiamente vanno evitati gli sport che espongono a cadute (per esempio, la bicicletta e lo sci). Consigliate invece le camminate, il nuoto, la ginnastica dolce – anche in acqua – lo yoga e il pilates.

5) Quando si è incinta bisogna fare poco sesso

A volte la coppia rinuncia a fare l’amore per paura di nuocere al bambino nel pancione. In realtà, se la gravidanza procede normalmente, non è necessario astenersi. Anzi, la vita intima fa bene alla coppia che si trova ad attraversare un periodo pieno di cambiamenti. Sembra anzi che l’orgasmo femminile aumenti l’afflusso di sangue ai genitali, migliorando l’ossigenazione al feto, mentre le contrazioni rappresentino un benefico esercizio in vista del parto. È consigliabile, però, adottare posizioni che non comportino una eccessiva pressione sull’addome della donna. In caso di gestazione problematica, invece, bisogna fare attenzione nelle ultime settimane di gravidanza perché il sesso in questo periodo può favorire le contrazioni e avviare un parto prima del termine. In ogni caso è sempre opportuno consultare il ginecologo.

4) Il sesso del neonato si ‘capisce’ in base alla forma della pancia

Si dice che la forma della pancia della donna incinta sia distintivo del sesso del neonato. Questa credenza, molto diffusa in Italia, rende popolare l’idea che sia appunto la conformazione della pancia della donna gravida ad essere decisiva, meglio o quantomeno quanto una morfologica. Si vocifera infatti che la pancia a punta sia distintiva dell’arrivo di una femmina mentre se il pancione è alto e rotondo allora sta per arrivare un maschietto.

5) I bagni caldi fanno male 

Sì. Il caldo umido può comportare una vasodilatazione, ossia un aumento del calibro dei vasi sanguigni, aumentando il rischio di cali di pressione e di svenimenti. Inoltre il calore, dilatando le vene, favorisce la comparsa di teleangectasie (varici), gonfiori e cedimenti dei tessuti. Lo stesso vale per la sauna o il bagno turco, trattamenti non adatti durante la gravidanza: nei nove mesi è più indicata la doccia e, se si soffre di gonfiore alle gambe, è utile indirizzare il getto freddo su piedi e polpacci. Anche l’idromassaggio è ammesso, a patto di assicurarsi che il flusso dell’acqua non sia troppo intenso né caldo.

6) I farmaci sono pericolosi in gravidanza

In gravidanza si devono evitare i medicinali che possono essere nocivi per il feto, perché oltrepassano la barriera della placenta. È il caso per esempio di alcuni antibiotici o antimicotici, di quasi tutti i farmaci dermatologici (per esempio quelli contro l’acne), e perfino dell’aspirina, considerata normalmente innocua. Alcuni farmaci possono essere assunti, ma vanno sempre prescritti dal medico anche se si tratta di farmaci da banco, come esempio, il paracetamolo. Se, invece, la futura mamma soffre di una malattia importante, occorre valutare il rapporto rischio-beneficio assieme al ginecologo e allo specialista. Per esempio, nei casi di depressione seria, sospendere il trattamento può comportare per la donna un malessere e un disagio superiori ai possibili rischi connessi alla terapia. Esiste anche la possibilità di ridurre le dosi o di optare per molecole meno pericolose ma ugualmente efficaci.

7) Il bruciore di stomaco della mamma è direttamente proporzionale alla lunghezza dei capelli che avrà il nascituro 

Soffrire spesso di bruciore allo stomaco e acidità in gravidanza vuol dire che al bambino stanno crescendo i capelli. Si dice infatti che il bruciore che sente la mamma alla bocca dello stomaco sia indicativo proprio dei capelli del feto che crescono, motivo per cui il nascituro sarà un vero e proprio capellone! Per quanto questo falso mito sulla gravidanza faccia molto sorridere, non possiamo associare l’acidità in gravidanza della futura mamma alla crescita dei capelli del feto!

8) Non si possono tingere i capelli 

Le tinte per i capelli in gravidanza non sono vietate in assoluto. Ma è meglio usare colorazioni naturali e prive di ammoniaca. Anche se non esistono studi che dimostrino che le colorazioni chimiche potebbero essere potenzialmente pericolose per il feto, è sempre meglio seguire il principio di precauzione e limitarne l’utilizzo nei nove mesi e, in particolare, nel primo trimestre, quando si formano gli organi vitali. In alternativa alle tinte, poi, si possono fare altri trattamenti, come le meches o i colpi di sole, che decolorano soltanto alcune ciocche di capelli senza toccare la cute con sostanze chimiche.

9) Se non si soddisfano i desideri alimentari di una donna incinta il nascituro avrà una voglia associata a quel desiderio

Quante volte si sente dire che le voglie delle donne incinta vanno soddisfatte? Il motivo per cui questa credenza ha preso piede è proprio l’idea che, se non soddisfatti, queste voglie delle donne in gravidanza si tradurranno in altrettante chiazze sulla pelle del nascituro e saranno tanto più grandi quanto l’insoddisfazione della mamma. Se ci fate caso infatti, tante voglie sulla pelle dei bambini vengono associate ai desideri non soddisfatti delle mamme durante la gestazione: ecco una spiegazione ‘popolare’ per tutte le voglie di caffè, di latte o di fragole che talvolta i neonati hanno su caviglie, petto, braccia e così via. Anche questo falso mito sulla gravidanza fa molto sorridere ma appunto si tratta di un collegamento non reale e senza alcun fondamento scientifico. Le donne incinta possono avere delle voglie che nascono per vari motivi mentre le chiazze sulla pelle dei neonati sono dei semplici angiomi che hanno dalla nascita.

10) La birra fa latte

Uno stile di vita sano è quello che le donne incinta dovrebbero seguire nei 9 mesi di gestazione. La credenza per cui, se si assume birra, si aumenta la produzione del latte, è poco veritiera e soprattutto molto nociva per il feto. Una donna incinta infatti non dovrebbe assumere alcol e droghe durante tutti i mesi della gravidanza, per cui non bisogna assolutamente bere birra. 

 

 
 
 

In breve

Le credenze popolari sulla gravidanza sono davvero tante e potrebbero condizionare lo stile di vita di una donna incinta. Ci sono almeno 10 miti sulla gravidanza da sfatare e da conoscere al meglio per vivere nove mesi tranquilli, in attesa del nuovo arrivo.

 

 

Fonti / Bibliografia

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