Fumo in gravidanza causa tic nel bebè?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 21/10/2016 Aggiornato il 21/10/2016

Fra i disturbi neuropsichiatrici nei bambini, come i tic, e il fumo in gravidanza esisterebbe una correlazione. Ecco quale

Fumo in gravidanza causa tic nel bebè?

Ormai, è risaputo che il fumo in gravidanza è nocivo non solo per la mamma, ma anche e soprattutto per il bambino. Le ricerche in questo campo, tuttavia, non si fermano. L’ultima scoperta compiuta da un team di ricercatori internazionali, degli Stati Uniti e della Danimarca, ipotizza che fra il consumo di sigarette da parte delle donne incinte e i disturbi neuropsichiatrici, come i tic, nel bebè esista un legame.

Sotto esame oltre 70mila donne

Lo studio, che ha riguardato 73.073 coppie di mamme-bambini, è stato condotto da un gruppo di studiosi della Icahn School of Medicine at Mount Sinai Hospital di New York e della Aarhus University, in Danimarca, ed è stato pubblicato sulla rivista Journal of American Academy of Child and Adolescent Psychiatry (JAACAP). Gli autori hanno analizzato i dati disponibili riguardanti le gestazioni e poi hanno analizzato le condizioni dei bebè. Lo scopo era capire se le abitudini delle donne durante i nove mesi potessero avere ripercussioni importanti sulla salute dei loro figli. In particolare, si è valutato l’effetto del fumo in gravidanza.

Conseguenze sul cervello

Ebbene, l’analisi dei risultati ha confermato che i comportamenti che la mamma assume nel corso della gestazione hanno conseguenze importanti sul bebè. Più precisamente, si è visto che il fumo in gravidanza aumenta il rischio di tic cronici nei bambini. All’aumentare del numero di sigarette fumate dalla mamma accresce anche il rischio. Addirittura, nelle donne che durante i nove mesi fumano più di 10 sigarette al giorno, i figli hanno il 66% di probabilità in più di sviluppare tic cronici. Anche la sindrome di Tourette (disturbo neuro-comportamentale caratterizzato dalla presenza di tic motori e vocali) e altri tipi di disturbi neuropsichiatrici è risultato più comuni nei figli di donne fumatrici.

Il commento degli esperti

 “Identificare le cause ambientali per i disordini tic cronici e le condizioni psichiatriche correlate è importante perché se sappiamo che i fattori di rischio specifici, siamo in grado di sviluppare strategie più efficaci per la prevenzione. Il passo successivo sarà quello di capire come questi fattori ambientali esercitano i loro effetti sul rischio, in modo da aprire una finestra sui meccanismi biologici che sono alla base di queste condizioni” hanno commentato gli autori.

 

 

 
 
 

In breve

NIENTE FUMO

Il fumo in gravidanza è molto nocivo per il feto perché può causare diverse conseguenze. Per questo è importante che la futura mamma non fumi e non si esponga nemmeno al fumo passivo.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

DNA fetale o amniocentesi a 42 anni?

20/09/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Le linee guida europee, seguite anche in Italia, sono chiare: prima di pensare al DNA fetale o all'amniocentesi è indicato (e importantissimo) sottoporsi al test combinato o Bi-test.  »

Ipercheratosi emersa dal pap test

11/09/2023 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

L'ipercheratosi è l'aumento della componente cheratinica della parete cellulare. Se viene evidenziata dal pap test richiede di ripetere l'indagine dopo sei mesi.  »

Tosse terribile, che nessun farmaco lenisce, in un bimbo di 5 anni

16/08/2023 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La scuola di Trieste ha descritto ed etichettato più di vent'anni fa una manifestazione tipica dell'età pediatrica, fino ad allora non catalogata e poi battezzato con l'acronimo SIRT, che sta per Sindrome da Ipersensibilità dei Recettori della Tosse. Si tratta di un disturbo che oggettivamente dà tanta...  »

Fai la tua domanda agli specialisti