Gravidanza: attenzione a due tipi di insetticidi

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 11/02/2014 Aggiornato il 11/02/2014

L’esposizione in gravidanza a due tipi di insetticidi potrebbe mettere a rischio la salute del bebè, con effetti negativi sullo sviluppo del cervello  

Gravidanza: attenzione a due tipi di insetticidi

Alla larga dagli insetticidi. L’allarme arriva da un gruppo di esperti dell’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) e riguarda due prodotti: acetamiprid e imidacloprid. Secondo gli scienziati, l’esposizione in gravidanza a dosi elevate di questi insetticidi potrebbe mettere a rischio lo sviluppo del bebè.

Derivati della nicotina

Uno studio, uscito sulla rivista Plos One, ipotizza che le sostanze chimiche contenute nei due prodotti contenenti neonicotinoidi (derivati dalla nicotina, diretti a colpire il sistema nervoso centrale degli insetti, causandone la morte), possano interagire con alcuni recettori cerebrali dell’organismo in fase di sviluppo, danneggiando le cellule. Il rischio è di compromettere funzioni importanti, come l’apprendimento e la memoria.

Abbassare i livelli

Mentre sono in corso studi per fornire dati più precisi sulla neurotossicità di questi composti nella fase di sviluppo, i ricercatori chiedono di abbassare i livelli guida attuali per l’esposizione ammissibile ai due insetticidi, sia della popolazione comune sia delle donne in gravidanza. La cosiddetta “dose giornaliera ammissibile” è la quantità quotidiana di una sostanza, contenuta negli alimenti o nell’acqua potabile, che può essere ingerita senza rischi per la salute.

Attenzione anche in casa

Intanto si invitano le donne in gravidanza a limitare il più possibile l’utilizzo di insetticidi domestici, anche di origine naturale. In caso di disinfestazione della casa, è bene chiudere bene gli armadietti della cucina e coprire i ripiani, arieggiare la stanza e far uscire completamente i vapori. Se nel vicinato vengono spruzzate grandi quantità di insetticidi, è bene evitare di restare all’aperto per un paio di giorni. In genere, comunque, una breve esposizione indiretta non è pericolosa. Il rischio aumenta per chi lavora in fabbrica o nei campi sottoposti a trattamenti intensivi. 

In breve

SOSTANZE MOLTO DIFFUSE

Spruzzati sulle foglie o cosparsi sul terreno, i neonicotinoidi sono fra gli insetticidi più diffusi attualmente utilizzati in agricoltura su mais, alberi da frutto, patate e altre colture. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Quinta settimana di gravidanza: non si vede l’embrione e si evidenzia un distacco

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Non è mai opportuno voler fare la prima ecografia troppo precocemente perché anziché esserne tranquillizzate si rischia di peggiorare la propria ansia. In quinta settimana difficilmente si vedono l'embrione e il battito del cuoricino, in più non si può capire bene se davvero si è in presenza di un distacco...  »

Pillola del giorno dopo a un mese e mezzo dal parto: si può assumere se si sta allattando?

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Di fatto, se si sta allattando esclusivamente al seno e dal parto è passato poco tempo, non è necessario assumere la contraccezione d'emergenza perché si può contare su una naturale protezione anticoncezionale.   »

Bimbo di 14 mesi che non vuole masticare

13/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

In genere è intorno ai 12 mesi che i bambini sono abbastanza in grado di masticare, ma è tra i 18 e i 24 mesi che si arriva a masticare bene di tutto. Solo se a due anni il bambino ha ancora gravi difficoltà col cibo a pezzettini è opportuno discuterne con il pediatra.   »

Fai la tua domanda agli specialisti