Gravidanza: come vive il bebè nel pancione?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 21/10/2014 Aggiornato il 21/10/2014

Anche se “nascosto”, non tutto quello che avviene nel pancione è segreto. Anzi, oggi si sa esattamente come respira, mangia e digerisce il feto

Gravidanza: come vive il bebè nel pancione?

Non preoccupatevi, non siete le sole. Tutte le future mamme si chiedono che cosa succeda esattamente in gravidanza, settimana dopo settimana. Certo, è facile rendersi conto che il bimbo cresce, mentre è più difficile capire come faccia a mangiare, respirare, digerire. Ecco le risposte a questi dubbi.

Respira grazie alla placenta

La respirazione è una delle funzioni fondamentali per la sopravvivenza. Senza ossigeno, infatti, gli organi e i tessuti non possono vivere. Per chi vive nel mondo esterno ed è sano respirare è facile: basta introdurre aria attraverso la bocca e il naso. Ma per il bebè durante la gravidanza? Lui non è circondato da aria, ma vive immerso nel liquido amniotico. Oltretutto, i suoi polmoni raggiungono la completa maturazione solo alla 38a settimana di gravidanza. A permettere al piccolo di “respirare” è dunque la placenta, un tessuto molto vascolarizzato che si forma nella seconda settimana di gestazione. Attraverso i vasi sanguigni che percorrono quest’organo, il piccolo può ricevere l’ossigeno di cui ha bisogno ed eliminare l’anidride carbonica, la sostanza di scarto. Una volta che sarò nato, invece, i suoi polmoni saranno perfettamente formati e potranno funzionare a pieno regime.

Si nutre attraverso il cordone ombelicale

La placenta assolve anche un altro compito fondamentale: la nutrizione. È proprio da quest’organo, infatti, che si sviluppa il cordone ombelicale, il tubicino che collega il feto e la mamma. In questo modo, il piccolo può ricevere tutto il nutrimento di cui ha bisogno, assimilandolo dall’organismo materno: zuccheri, vitamine, proteine, sali minerali e grassi. Il piccolo è molto intelligente: prende solo le sostanze di cui ha bisogno per crescere e le sfrutta al massimo. Ecco perché le scorie di rifiuto sono poche. Anch’esse comunque passano attraverso il cordone ombelicale, compiendo il viaggio opposto: dal bebè passano nel sangue della mamma e da qui ai reni, dove vengono eliminate.

Elimina la pipì nel liquido amniotico

Il bebè nel pancione della mamma non digerisce molto. Infatti, le attività di stomaco e intestino sono ridotte fino alla nascita, anche se il feto già dai primi mesi ingerisce, deglutisce e “respira” tramite i suoi polmoni il liquido amniotico e la pipì. Quest’ultima, che va ad aumentare la quantità di liquido amniotico, è costituita da un liquido privo di sostanze nocive, come urea e ammoniaca. In questo modo, il bimbo non corre alcun rischio. 

In breve

QUANDO SI FA SENTIRE

È solo fra la 18a e la 20a settimana di gestazione, quando il piccolo pesa in media 200 grammi, che la mamma inizia a sentirlo muoversi nel pancione.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti