Gravidanza e Covid-19: perché nasce l’ostetrica di comunità?

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 05/04/2022 Aggiornato il 05/04/2022

All'ospedale Niguarda di Milano ha preso il via un servizio che assicura un controllo a distanza delle neomamme positive al Covid-19 per non lasciarle mai sole

Gravidanza e Covid-19: perché nasce l’ostetrica di comunità?

Essere mamma di un bambino appena nato e scoprirsi contagiata dal Covid-19. Come se diventare madre non fosse già di per sé abbastanza complesso, la presenza del virus Sars-Cov-2 ha ulteriormente complicato le cose: molte neomamme si sono, infatti, ritrovate positive al virus e a dover fronteggiare preoccupazioni e conseguenze per la propria salute e per quella del loro bambino. Per sostenere queste donne e non farle sentire sole all’ospedale Niguarda di Milano è nata la figura dell’Ostetrica di Famiglia e di Comunità (OfeC), che funge da raccordo tra l’ospedale e il consultorio familiare. Ecco le risposte ai dubbi delle donne su gravidanza e Covid-19.

Come far sentire le neomamme positive al Covid-19 meno sole?

Uno degli obiettivi del progetto su gravidanza e Covid-19 è creare una rete di supporto intorno a queste donne migliorando l’integrazione tra ospedale e territorio, affinché la presa in carico delle neomamme positive al Covid-19 sia il più veloce possibile: e così al momento della dimissione della neomamma positiva al Covid-19 l’ostetrica dell’ospedale ne segnala i dati anagrafici alle ostetriche del consultorio, che entro 72 ore contattano la donna direttamente a casa e la seguono nel percorso di guarigione fino alla negativizzazione.

Come funziona la teleassistenza per monitorare i sintomi del Covid-19?

Il tutto viene effettuato tramite un servizio di teleassistenza: “È importante che queste mamme sappiano di avere un punto di riferimento che possa rispondere ai loro dubbi e ridurre il senso di spaesamento”, spiega Stefania Raffaldoni, ostetrica del consultorio che partecipa all’iniziativa. Grazie alla teleassistenza l’ostetrica può valutare lo stato di benessere organico della neomamma rispetto al Covid-19 individuando la presenza di eventuali sintomi e stimandone la gravità.
“Monitoriamo alcuni parametri come la frequenza cardiaca e la respirazione e proponiamo accertamenti come il test del cammino che permette di rilevare il livello di saturazione”, continua Raffaldoni. Ma non solo parametri vitali: scopo del supporto è anche valutare la condizione emotiva della donna in questa particolare situazione e fornire supporto psicologico.

Covid-19: perché è importante incentivare le cure territoriali?

“Il numero di donne in gravidanza positive al virus nell’ultima ondata è stato ed è abbastanza rilevante – spiega Maria Chiara Zecchin, ostetrica del Dipartimento Materno Infantile del Niguarda -. Ciò ha reso ancora più evidente il bisogno di creare una rete di sostegno attraverso l’implementazione delle cure territoriali, per continuare a supportare le neomamme una volta dimesse dall’ospedale”. 
Finora i riscontri delle neomamme su questo servizio sono stati più che positivi, continua Zecchin: “Molte donne hanno espresso entusiasmo, proprio perché hanno avuto quel momento di ascolto e rassicurazione di cui avevano bisogno. Questo è il segnale che ospedale e territorio devono continuare a lavorare in sinergia. E ci auguriamo che il futuro dell’assistenza prosegua in quell’orizzonte”. 

 

 

 
 
 

In sintesi

A cosa serve l’ostetrica in gravidanza?

L’ostetrica è quella figura sanitaria che promuove e si impegna a garantire la continuità assistenziale, accompagnando e prendendosi cura durante gravidanza, travaglio,  parto e puerperio della donna, della coppia nel suo insieme e del nascituro, al fine di garantirne la salute.

Di cosa si occupa l’ostetrica di famiglia e di comunità? 

L’Ostetrica di famiglia e di comunità è la professionista che offre assistenza capillare sul territorio intercettando donne di tutte le età e fasce sociali garantendo loro prevenzione, cura e assistenza in tutte le fasi della vita, dallo sviluppo puberale al periodo post-menopausale, passando per l’età riproduttiva

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti