Ci sono segnali che non andrebbero mai sottovalutati. Se la donna nota uno strano ritardo nelle mestruazioni accompagnato da piccole perdite di sangue scuro e dolori all’addome, dovrebbe rivolgersi al ginecologo. Questi campanelli di allarme, infatti, potrebbero (anche se non necessariamente) indicare la presenza di una gravidanza extrauterina, una problematica che, se trascurata, rischia di diventare pericolosa. Vediamo perché.
Come dice il nome stesso, la gravidanza extrauterina è una gravidanza che si instaura al di fuori dell’utero. In pratica, in questo caso l’uovo fecondato non si annida nella sua sede naturale, l’utero appunto, ma in un’altra sede: nella maggior parte dei casi in una delle due tube di Fallopio, i due tubi che collegano l’utero alle ovaie. In genere, questa problematica si risolve in modo naturale o viene trattata entro le prime settimane di gestazione, ma talvolta viene scoperta con un certo ritardo. In questi casi, può causare serie conseguenze, come emorragie interne, rottura dell’organo su cui è impiantata, asportazione dell’utero o della tuba.
Purtroppo la gravidanza extrauterina non provoca sintomi uguali e standardizzati in tutte le donne. Anzi, spesso è “silenziosa” e inizia a manifestarsi dopo diverso tempo. Ovviamente, causa la cessazione del flusso mestruale, ma questo segnale non è sempre sufficiente per far drizzare le antenne: non di rado, infatti, la donna sospetta di essere incinta solo a distanza di alcune settimane o comunque non si sottopone subito a un’ecografia, l’unico esame che può individuare con certezza la problematica.
Ci sono tuttavia alcuni campanelli di allarme da non ignorare. Innanzitutto le piccole perdite di sangue scuro, che in alcuni casi sono accompagnate da dolore acuto all’addome, simile a quello mestruale. Attenzione anche a episodi isolati di dolore laterale nella zona del basso ventre. Possono comparire, inoltre, tensione al seno, mal di schiena, nausea.
Purtroppo non si tratta di una condizione prevenibile in alcun modo. A oggi, nemmeno si conoscono con esattezza le cause. Si sa che le gravidanze extrauterine sono più frequenti nelle donne con più di 35-40 anni e che hanno già avuto gravidanze di questo tipo. Sembra che anche infezioni che colpiscono le tube, anomalie congenite, precedenti interventi chirurgici addominali, la presenza di dispositivi intrauterini a scopo anticoncezionale, l’uso di alcuni farmaci, il fumo aumentino il rischio.
Nella maggior parte dei casi, la gravidanza extrauterina si risolve da sola nelle prime settimane attraverso un aborto spontaneo. Se la problematica viene scoperta prima della risoluzione spontanea si può procedere in diversi modi. Quando la situazione è sotto controllo e non sono presenti particolari rischi, specie se i valori dell’”ormone della gravidanza” Beta-HCG sono bassi, si può decidere di monitorare la donna restando in “vigile attesa” che si verifichi il probabile aborto spontaneo. Altrimenti si può decidere di somministrare un farmaco in grado di interrompere la crescita dell’embrione o di intervenire chirurgicamente.
Fonti / Bibliografia
- Gravidanza ectopicaSi definisce "gravidanza ectopica" o “extrauterina”, quella condizione patologica in cui l'impianto dell'ovulo fecondato