Argomenti trattati
Quando si tratta di perplessità, dubbi, suggerimenti, di qualunque tipo, internet appare sempre più spesso come la soluzione migliore. Anche in un’epoca così particolare come è la gravidanza. Sembra paradossale, eppure è così: le donne, così attente durante i nove mesi, spesso si rivolgono al web per trovare una risposta alle proprie domande, prima ancora che al medico. Questo, perlomeno, è ciò che emerge da un recente studio, condotto da un team di ricercatori americani, della Penn State University, pubblicato sul Journal of Medical Internet Research.
Solo donne con smartphone
La ricerca ha riguardato quattro gruppi di donne incinte. Tutte erano maggiorenni ed erano dotate di smartphone. Gli autori le hanno invitate a rispondere a una serie di questionari sulla gravidanza, in particolare su come la vivevano, su quali sentimenti provavano da quando avevano scoperto di aspettare un bambino e su dove svolgevano i controlli. Lo scopo era capire se l’uso di internet per trovare informazioni sulla gravidanza fosse diffuso o meno.
La maggior parte usa Google
Ebbene, dall’analisi dei risultati è emerso che la gran parte delle partecipanti non era soddisfatta dell’assistenza ricevuta. In particolare, non si capacitava del fatto che la prima visita di controllo, con la prescrizione degli esami indicati, non potesse avvenire alla scoperta di essere incinta, ma solo dopo le prime otto settimane di gravidanza. Per sopperire a quelle che secondo loro erano mancanze delle strutture dedicate alla maternità, molte si sono rivolte a internet. “Ricorrono a Google e ad altri motori di ricerca su internet perché hanno moltissime domande da fare sulle prime fasi della gravidanza, prima del primo appuntamento dal medico” hanno spiegato gli studiosi. In realtà, anche dopo il primo appuntamento dal medico, molte donne hanno continuato a utilizzare internet come fonte di informazioni, visitando sia i siti sia i social network.
In breve
IL WEB NON È SEMPRE AFFIDABILE
Il problema è che sul web si trova di tutto. Non ci sono solamente siti affidabili, ma anche informazioni poco veritiere, se non addirittura sbagliate. I consigli delle altre donne conosciute su Facebook o sui forum, poi, possono essere preziosi, ma anche fuorvianti. Secondo gli autori dello studio, poi, meno del 4% dei siti presenti in internet che parlano della gravidanza è creato o sponsorizzato da medici.