Gravidanza: occhio allo smog, è pericoloso

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 24/06/2016 Aggiornato il 24/06/2016

Le donne in gravidanza esposte a livelli elevati di smog possono andare incontro a complicazioni. Ecco le precauzioni da adottare

Gravidanza: occhio allo smog, è pericoloso

Lo smog è pericoloso per le donne in gravidanza. A sottolineare il legame tra smog e danni al feto è uno studio del  Center on the early life origins of disease della School of public health dell’Università Bloomberg di Baltimora (Stati Uniti), che ha dimostrato come le future mamme esposte a elevati livelli di inquinamento atmosferico abbiano una probabilità quasi doppia di andare incontro a infiammazione intrauterina, una condizione che mette il bambino a rischio di nascita prematura, patologie neurologiche e respiratorie.

Esaminato l’effetto del Pm 2.5

Per dimostrare che l’inquinamento è pericoloso per le donne in gravidanza, un’équipe di pediatri ed epidemiologi statunitensi e cinesi hanno analizzato l’effetto delle Pm 2.5, le polveri sottili, sulla salute di oltre 5.000 madri e figli di Boston (Stati Uniti). Le Pm 2,5 vengono rilasciate in atmosfera dal traffico veicolare, dalle centrali termoelettriche, dai processi industriali, dal riscaldamento civile e, come dice il nome, hanno un diametro che non supera i 2,5 micron: riescono dunque a raggiungere gli alveoli polmonari, al contrario delle Pm 10 che non vanno oltre le vie aree superiori.

Più rischi nel primo trimestre

La maggior parte delle madri è stata esposta a una concentrazione di Pm 2.5 inferiore a quello che l’Epa, l’Agenzia americana per la protezione dell’ambiente, ritiene accettabili (minore di 12 microgrammi per metro cubo d’aria), mentre il 31% è stato esposto a un inquinamento uguale o superiore allo standard Epa. I ricercatori hanno concluso che l’inquinamento è pericoloso per le donne in gravidanza: il periodo più a rischio è il primo trimestre di gestazione. I dati sono stati confermati anche considerando fattori indipendenti dalla concentrazione di Pm 2.5, come il fumo, l’obesità, l’età, la condizione socio economica delle donne.

Gli accorgimenti da seguire

Il primo consiglio per le future mamme è cercare di evitare esposizioni prolungate all’aria aperta nelle ore di massima concentrazione dello smog. Per le passeggiate, si dovrebbero scegliere aree verdi e meno inquinate. Appena possibile, è bene allontanarsi dalla città per una passeggiata in zone montane o nella natura, dove l’aria è più pulita. È consigliato anche ventilare l’ambiente domestico nelle ore notturne. A fine giornata un lavaggio nasale con soluzione fisiologica può aiutare a ripulire le vie aeree.

 

 
 
 

lo sapevi che?

Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente, l’inquinamento provoca ogni anno in Italia circa 84.400 morti premature, colpendo soprattutto i più piccoli a causa di allergie, asma e infezioni alle vie respiratorie.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti