Fin dall’inizio della gravidanza è normale sentirsi stanche e affaticate mentre si svolgono le abituali attività quotidiane e anche negli orari più insoliti. La stanchezza, spesso associata a sonnolenza, rappresenta infatti uno dei principali segnali di riconoscimento dell’avvenuto concepimento proprio come la nausea e le voglie.
Tra le cause principali di questo sintomo viene indicato il superlavoro cui l’organismo della futura mamma è sottoposto per effetto del graduale sviluppo del feto nel pancione. In genere, la fase in cui il senso di affaticamento si percepisce in modo più marcato corrisponde a quella iniziale e più precisamente ai primi tre mesi di attesa, in quanto il corpo della gestante non si è ancora abituato alla sua nuova condizione e ai cambiamenti correlati.
Più energie dal secondo trimestre
Col trascorrere del tempo, in particolare a partire dal secondo trimestre, grazie al progressivo adattamento, questa sensazione tende ì a ridursi e si recuperano un po’ di energie. In ogni caso alcune condizioni tipiche della gravidanza tendono a influire negativamente sulla qualità del sonno favorendo ulteriormente la comparsa di un senso di stanchezza nel corso della giornata.
Stanchezza e sonnolenza durante il giorno tendono ad aumentare anche a causa dell’alterazione dei ritmi del sonno che spesso compare durante la gravidanza in seguito a diversi fattori.
Variazioni ormonali
In particolare la più elevata concentrazione di progesterone (ormone indispensabile al regolare procedere della gestazione) sembra ridurre la quantità di sonno Rem (dall’acronimo Rapid eyes movement, che significa rapido movimento oculare e indica la fase del sonno più profonda in cui si sogna), influendo negativamente sulla qualità del sonno.
Ingombro del pancione
Anche l’aumento di volume dell’addome, in particolare a partire dal 5° mese, può rendere più difficile trovare una posizione comoda per dormire, incidendo negativamente sulla qualità e sulla durata del sonno, insieme ai movimenti del feto responsabili di frequenti risvegli notturni.
Altri disturbi dell’attesa
L’eventuale presenza di disturbi tipici del periodo, quali nausea, bruciori di stomaco, minzione frequente, mal di schiena e difficoltà circolatorie possono ostacolare ulteriormente la regolarità e la qualità del sonno, aumentando la sonnolenza e la stanchezza nelle ore diurne.
Per cercare di ridurre la stanchezza, la futura mamma dovrebbe assecondare il bisogno di riposare concedendosi brevi riposini (bastano anche 10-15 minuti) durante il giorno.
Del resto, per combattere la stanchezza in gravidanza non sempre è necessario dormire di più di notte: può essere sufficiente anche riuscire a rilassarsi di più: potrebbe quindi essere utile distrarsi facendo qualcos’altro, per esempio leggendo un libro, ascoltando della musica o facendo yoga.
Nei casi in cui ci si senta particolarmente assonnate, invece, è necessario cercare di dormire di più di notte, anche rinunciando ai “pisolini” pomeridiani troppo prolungati, in quanto potrebbero rendere più difficoltoso l’addormentamento serale.
Se stanchezza e sonnolenza sono molto intense e continue è comunque opportuno consultare il ginecologo che valuterà la necessità di un periodo di maggiore riposo in cui sospendere le attività più faticose e impegnative.
Fonti / Bibliografia
- Stanchezza e mancanza di energia in gravidanza, c'è da preoccuparsi? - Humanitas San Pio XStanchezza, spossatezza, sonno e mancanza di energia sono sintomi comuni a molte donne in gravidanza, sebbene l’intensità possa variare da donna a donna.
- Sonno REM, quali sono le sue caratteristiche? | Humanitas SaluteQuando si dorme gli occhi sono chiusi ma non stanno fermi. In una delle fasi del sonno, infatti, quella REM, i movimenti oculari sono veloci e frequenti. La parola REM è formata dalle iniziali delle parole “rapid eye movement”, ovvero rapidi movimenti dell’occhio, ma le sue peculiarità non finiscono qui: «Questa fase è caratterizzata anche … Continua a leggere