Il fibroma mette a rischio la gravidanza?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 10/12/2013 Aggiornato il 10/12/2013

Colpisce quasi la metà delle donne in età fertile. Da oggi, però, i modulatori del recettore del progesterone (SPRMs) possono ridurre il volume del fibroma senza avere gli effetti collaterali di altri farmaci

Il fibroma mette a rischio la gravidanza?

Il 40% delle donne tra i 35 e i 55 anni ha un fibroma uterino, vale a dire il più diffuso tumore benigno del tratto genitale femminile per le donne in età fertile, che può mettere a rischio anche una gravidanza. Attualmente non si conoscono le cause della insorgenza del fibroma, ma tra i fattori si possono annoverare: la storia familiare, l’obesità e il non aver ancora avuto una gravidanza. Oggi, però, una nuova classe di farmaci può ridurre il volume del fibroma eliminando gli effetti collaterali di altre terapie farmacologiche.

In quasi metà delle donne

I fibromi rappresentano una delle patologie più diffuse tra le donne. “Nel 50% dei casi non hanno sintomi gravi, ma nell’altra metà possono dare un eccessivo sanguinamento dell’utero, forti emorragie mestruali, anemia e infertilità” spiega Anna Maria Paoletti, ordinario di ginecologia e ostetricia dell’Università di Cagliari.

Speranze da una scoperta rivoluzionaria

Spiega Giuseppe De Francesco, responsabile dell’Unità operativa endoscopica dell’ospedale Villa Betania di Napoli. “Oggi una nuova classe di molecole, i modulatori del recettore del progesterone (SPRMs) possono ridurre il volume dei fibromi eliminando gli effetti collaterali di altre terapie farmacologiche. Possono essere usati come trattamento pre-intervento chirurgico di sintomi da moderati a gravi di fibromi, come appunto il sanguinamento. Il trattamento può durare fino a tre mesi. In Europa questa classe di molecole è già autorizzata e disponibile, speriamo che arrivi presto in Italia”.

Che cos’è il fibroma uterino

Il fibroma uterino (o leiomioma o mioma) è il più diffuso tumore benigno del tratto genitale femminile per le donne in età fertile e interessa fino al 40% della popolazione femminile di età compresa tra i 35 e i 55 anni. Il fibroma uterino viene principalmente diagnosticato attraverso ecografia pelvica (transaddominale o transvaginale); con la visita ginecologica si possono diagnosticare i fibromi di maggiori dimensioni; l’isteroscopia è utile in particolare per i fibromi sottomucosi. 

In breve

QUALI CONSEGUENZE IN GRAVIDANZA?

L’effetto dei fibromi sulla gravidanza è molto discusso. L’ostacolo al concepimento non è un evento frequente e dipende dalla posizione e dalle dimensioni del fibroma. Alcuni studi, ma non tutti, evidenziano un aumento di complicazioni della gravidanza legate alla presenza di fibromi, con un tasso maggiore di aborto, parto pretermine e problemi placentari. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Uovo chiaro o concepimento tardivo?

06/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

Solo una seconda ecografia può permettere di appurare se la gravidanza è in evoluzione o no, mentre il solo valore delle beta non basta.   »

Allergia al latte e intolleranza al latte: c’è differenza?

05/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

L'allergia al latte è la risposta avversa alle proteine in esso contenute ec caratterizzata dalla formazione di anticorpi IgE e, di conseguenza, dal rilascio di istamina. L'intolleranza al latte dipende dalla mancanza (o dal deficit d'azione) dell'enzima che digerisce il lattosio, lo zucchero del latte....  »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Fai la tua domanda agli specialisti