Ipertensione e malattie renali: predirle fin dalla gravidanza

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 29/06/2017 Aggiornato il 29/06/2017

Il rischio che il bimbo soffra di ipertensione e malattie renali può essere calcolato fin dalla gravidanza, considerando alcuni noti fattori di rischio

Ipertensione e malattie renali: predirle fin dalla gravidanza

Alcuni fattori di rischio in gravidanza possono anticipare lo sviluppo di ipertensione e malattie renali nel bambino. Secondo uno studio internazionale presentato all’ultimo Congresso nazionale della Fadoi (Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri Internisti), i geni ereditati al concepimento possono essere un fattore importante di rischio.

Calcolare i fattori di rischio

La qualità e la quantità di nutrienti che il feto riceve nel grembo materno, l’esposizione a inquinanti, farmaci e infezioni durante la gravidanza, e la salute della mamma in gravidanza sono alcuni fattori di rischio in gravidanza possono anticipare lo sviluppo di ipertensione  e malattie renali nel bambino.

Reni compromessi

Questi elementi influenzano lo sviluppo delle unità elementari funzionali (nefroni) che costituiscono i reni. Se il neonato nasce con un basso peso (meno di 2.5 chili) o è piccolo in rapporto alla sua età gestazionale, è probabile che i reni siano meno sviluppati e contengano un numero inferiore di nefroni rispetto alla norma. Ciò aumenta la suscettibilità alle malattie renali, in quanto i reni hanno una minor capacità di compensare eventuali danni che si verificano nel corso della vita.

Pericolo pressione alta

L’ipertensione arteriosa è un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari: colpisce oltre 15 milioni di persone, quasi un terzo della popolazione. Non risparmia neanche bambini e adolescenti: a esserne colpito è il 5%. Gli adulti con malattie renali in Italia sono 3 milioni e mezzo, nei piccoli il fenomeno è più contenuto, tuttavia le malattie renali del bambino sono spesso patologie gravi con necessità di ricorrere alla dialisi cronica e al trapianto.

Importante la prevenzione

Per evitare che alcuni fattori di rischio in gravidanza possono anticipare lo sviluppo di ipertensione  e malattie renali nel bambino, è importante che i futuri genitori adottino i giusti comportamenti fin dal concepimento. Primo: l’alimentazione. Quando non è equilibrata, o se la futura mamma fuma o abusa di alcol, si può compromettere lo sviluppo del feto e concorrere alla nascita prematura o sottopeso. Per le situazioni più a rischio, è importante favorire l’allattamento al seno nei primi 6 mesi di vita del neonato, controllare la pressione arteriosa e l’esame delle urine fin da piccoli per cogliere con tempestività i segnali di un funzionamento non ottimale dei reni, ridurre l’uso dei farmaci potenzialmente tossici per i reni. 

 

 
 
 

Da sapere!

I bambini nati sottopeso devono essere i sottoposti a visite mediche periodiche durante l’età scolare e nell’età adulta, adottando corretti stili di vita.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti