La chirurgia contro l’obesità mette a rischio la gravidanza

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 22/01/2014 Aggiornato il 22/01/2014

Le donne in gravidanza che in passato sono state sottoposte a interventi chirurgici per l’obesità rischiano parti prematuri o figli sottopeso

La chirurgia contro l’obesità mette a rischio la gravidanza

Obesità non fa rima con maternità. Le donne con seri problemi di peso hanno meno probabilità di restare incinte e, una volta intrapresa la gravidanza, hanno un rischio maggiore di andare incontro a complicanze, come ipertensione arteriosa e diabete gravidico. Intervenire in tempo è fondamentale, anche ricorrendo al bisturi, se necessario. Uno studio però pone l’accento sui rischi della chirurgia per l’obesità per il buon andamento della gravidanza.  Ricercatori svedesi del Karolinska Institute hanno, infatti, sottolineato come l’essersi sottoposte in passato a interventi di chirurgia per l’obesità aumenti il rischio di avere bambini sottopeso o prematuri.

7.000 italiani sotto il bisturi in un anno

L’indagine ha analizzato una serie di nascite avvenute tra il 2002 e il 2009. Il 10% delle donne in gravidanza aveva subito questo tipo di trattamento, mentre la percentuale di chi non era stato operata era del 6%. Il 5% dei neonati è risultato sottopeso, contro il 3% del gruppo di controllo. Il lavoro è stato pubblicato sul British Medical Journal. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, nel mondo si contano 1,5 miliardi di adulti in eccesso di peso. Di questi, 200 milioni di uomini e circa 300 di donne sono obesi. Gli italiani obesi sono oltre 6 milioni e dal 1994 a oggi il loro numero è cresciuto del 25%. Un obeso non operato è più esposto a numerose e gravi malattie come ipertensione, tumori e diabete. Sono 1,5 milioni coloro che potrebbero giovarsi della chirurgia per l’obesità. Nel nostro Paese operano 270 chirurghi dell’obesità, in un centinaio di strutture sanitarie sparse in modo non uniforme sul territorio nazionale. Nel 2012 sono stati sottoposti a intervento chirurgico sette mila italiani.

In breve

ATTENZIONE ALL’INDICE DI MASSA CORPOREA

L’obesità è definita come un eccesso di grasso corporeo in relazione alla massa magra, con un indice di massa corporea superiore a 30.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Integrazione di progesterone dopo la 12^ settimana: è pericoloso sospenderla?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel secondo trimestre la placenta provvede abbondantemente a produrre gli ormoni utili alla gravidanza, quindi non sono più necessari apporti esterni.   »

Pianto poco vigoroso alla nascita: c’è da preoccuparsi?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Antonella Di Stefano

Se il neonato si attacca al seno con vigore e dai controlli effettuati alla nascita e nelle settimane successive non emerge nulla di anomalo, non è opportuno attribuire una valenza importante al fatto che subito dopo il parto il suo pianto sia stato flebile.   »

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Fai la tua domanda agli specialisti