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Durante la gravidanza molte donne notano un aumento delle perdite vaginali: si tratta della cosiddetta leucorrea gravidica. Di colore lattiginoso o trasparente, inodori, dalla consistenza fluida, queste secrezioni sono del tutto fisiologiche e hanno il compito di proteggere la vagina e il feto da infezioni. Possono comparire già nei primi giorni dopo il concepimento e accompagnare la futura mamma fino al parto, intensificandosi nelle ultime settimane. Tuttavia, se cambiano colore, diventano maleodoranti o provocano bruciore e prurito, è importante rivolgersi al medico.
Cos’è la leucorrea gravidica
Con l’espressione leucorrea gravidica si indicano le perdite vaginali di colore biancastro o trasparente, di consistenza fluida o leggermente densa, inodore o con un odore lievemente acidulo, che si verificano in gravidanza. La futura mamma non deve allarmarsi: si tratta, infatti, di un fenomeno del tutto normale e fisiologico, legato alle modificazioni ormonali che si verificano durante i nove mesi.
In particolare, nel corso della gestazione aumenta la produzione di estrogeni che, fra le altre cose, stimolano la mucosa vaginale e la cervice uterina (la porzione finale dell’utero) a produrre più muco del normale. Lo scopo è proteggere l’apparato genitale femminile e dunque anche il bambino da possibili infezioni. Le secrezioni, infatti, creano un ambiente acido, formando una sorta di barriera naturale contro i batteri e gli agenti patogeni.
Le perdite acquose in gravidanza, quindi, non devono preoccupare, al contrario significa che tutto sta procedendo per il meglio. Al di fuori della gravidanza, perdite simili possono verificarsi nei giorni che precedono l’ovulazione, quando il livello di estrogeni aumenta per favorire la fecondazione.
Quando inizia
La leucorrea gravidica può comparire fin dalle primissime settimane di gravidanza, spesso inizia addirittura prima che una donna scopra di essere incinta. In molti casi, dunque, rappresenta uno dei primi segnali del concepimento, assieme alla tensione mammaria e al senso di affaticamento. I livelli di estrogeni, infatti, aumentano rapidamente già nei primi giorni, stimolando le ghiandole cervicali e vaginali a produrre secrezioni più abbondanti. La quantità delle perdite è variabile, a volte è limitata, mentre in alcuni casi può essere intensa e creare disagio. È bene sapere che non tutte le donne sono soggette a leucorrea gravidica.
Quanto dura
Le perdite acquose in gravidanza hanno una durata variabile da donna a donna. Nella maggior parte dei casi, continuano fino al parto, sebbene possano variare di intensità nei diversi trimestri. In alcune donne, la leucorrea gravidica aumenta progressivamente man mano che la gravidanza procede, raggiungendo il suo picco nel terzo trimestre. Più si avvicina la nascita del bambino e più le secrezioni possono intensificarsi a causa del maggiore afflusso di sangue ai tessuti pelvici e della pressione esercitata dall’utero ingrossato. Non è raro, dunque, che la futura mamma si ritrovi con lo slip bagnato.
In prossimità del parto, può verificarsi anche la perdita del tappo mucoso, una formazione gelatinosa che fino a quel momento ha chiuso il canale cervicale per proteggere il piccolo. Si riconosce per la fuoriuscita di muco limpido-giallastro dall’aspetto gelatinoso, che può anche essere leggermente striato di sangue.
Alcune donne temono di confondere la leucorrea gravidica con una perdita di liquido amniotico, il fluido in cui è immerso il feto. In realtà, il liquido amniotico ha una consistenza più acquosa ed è più limpido rispetto alle perdite vaginali. È più probabile confonderlo con una piccola perdita di pipì. In caso di rottura del sacco, invece, la fuoriuscita di liquido è abbondante e continua. In caso di dubbi, meglio rivolgersi all’ostetrica o al ginecologo.
Come si presenta
Le caratteristiche tipiche della leucorrea gravidica sono:
- colore: bianco lattiginoso o trasparente;
- odore: inodore o leggermente acidulo;
- consistenza: fluida, gelatinosa o leggermente vischiosa;
- quantità: variabile, ma tendenzialmente abbondante rispetto a quanto accade di solito in età fertile con il normale ciclo mestruale.
Come gestire le secrezioni acquose in gravidanza
Per gestire la leucorrea gravidica e ridurre i disagi e il rischio di infezioni è utile seguire alcune semplici regole:
- preferire biancheria intima in cotone, meglio di colore bianco, e cambiarla spesso
- evitare di indossare indumenti troppo stretti o sintetici, meglio optare per abiti traspiranti e larghi
- mantenere una corretta igiene intima, lavandosi con detergenti delicati a pH neutro con una frequenza normale
- evitare l’uso di lavande vaginali e prodotti profumati
- se strettamente necessario, utilizzare salvaslip traspiranti in cotone (no ai materiali sintetici), ma solo per brevi periodi
- seguire un’alimentazione sana, ricca di verdura e povera di zuccheri semplici, che possono alterare la flora batterica vaginale e intestinale.
Quando preoccuparsi
Se le secrezioni acquose in gravidanza assumono caratteristiche diverse da quelle descritte, è importante rivolgersi al ginecologo perché potrebbero essere indice di un’infezione. In particolare, è bene fare attenzione se le secrezioni:
- hanno un colore verde, giallo o grigio
- si accompagnano a odore sgradevole e intenso
- assumono un aspetto simile alla ricotta
- si presentano insieme a prurito, bruciore e/o irritazione
- contengono tracce di sangue (al di fuori del tappo mucoso pre-parto)
- diventano eccessive o acquose
- si associano a contrazioni prima del tempo o dolore pelvico/addominale.
Foto di copertina di Robster_91 via Pixabay.
In breve
La leucorrea gravidica è una perdita vaginale bianca o trasparente, del tutto normale durante la gravidanza. Spesso compare già dalle prime settimane e può durare fino al parto. Serve a proteggere la vagina e il feto dalle infezioni ed è legata alle variazioni ormonali tipiche della gestazione. Se però cambia colore, odore o provoca fastidio, è importante consultare il ginecologo.