Meno alcol in gravidanza? I bambini ringraziano

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 24/06/2022 Aggiornato il 24/06/2022

Rispetto al passato si è notata per fortuna un’inversione di tendenza riguardo l’assunzione di alcol in gravidanza con benefici per tutti

alcol in gravidanza fa male al feto

Le donne italiane assumono sempre meno alcol in gravidanza e questa è una notizia positiva. Significa che i bambini sono meno esposti agli effetti nocivi di questa sostanza, che può causare seri danni al sistema nervoso. Sembra che solo lo 0,1% delle gestanti nel nostro Paese beva in modo eccessivo, secondo i dati presentati nel corso del workshop Prevenzione, diagnosi precoce e trattamento mirato dello Spettro dei Disturbi Feto Alcolici  e raccolti dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità.

Quanto alcol bevono le donne in gravidanza?

Gli esperti dell’Istituto hanno misurato uno dei metaboliti più specifici dell’alcol etilico, l’etilglucuronide o EtG nei capelli delle gestanti e nel meconio prodotto dai neonati. I risultati preliminari hanno mostrato che, attualmente, una quantità trascurabile di donne italiane, circa lo 0,1%, assuma alcol in gravidanza in quantità elevate durante la gravidanza. Di conseguenza solo una piccola percentuale dei neonati è esposta agli effetti pericolosi di questa sostanza durante la gestazione, come la sindrome fetale alcolica.
Il progetto ha coinvolto venti donne che stavano per partorire e venti neonati, in ospedali del Servizio Sanitario Nazionale dislocati nel Nord, Centro e Sud Italia isole comprese. I capelli materni, di 8 cm di lunghezza massima, sono stati raccolti alla fine della gravidanza e analizzati poiché l’intera ciocca e il meconio neonatale sono stati raccolti entro le prime 24 ore dopo la nascita.

In che modo si misura l’alcol assunto in gravidanza?

L’etilglucuronide è stato misurato in entrambi i tessuti attraverso una metodologia di gascromatografia e spettrometria di massa effettuate insieme. Concentrazioni di capelli EtG inferiori a 5 pg/mg capelli sono state attribuite a donne astinenti, quelle superiori a 5 pg/mg e inferiori a 30 pg/mg sono state attribuite a donne che consumavano un po’ di alcol e uguali o superiori a 30 pg/mg sono state attribuite a forti bevitrici di alcol in gravidanza. In totale finora sono stati analizzati 781 campioni di capelli materni e 642 di meconio.
Solo una donna su 781 (0,1%) ha presentato un consumo eccessivo di etanolo cronico con concentrazione di EtG, mentre l’8,2% dei capelli materni ha presentato concentrazioni di EtG  superiori a 5 pg/mg con 1,4% maggiori di 11 pg/mg. Quattro neonati (pari allo 0,6% di tutti ) sono risultati esposti prima della nascita all’etanolo con concentrazione nel meconio di EtG  superiore a 30 ng/g. I quattro nati esposti non presentavano alla nascita alcun segno di evidente disabilità o malformazione.

Cosa succede se si beve alcol in gravidanza?

L’uso di alcol durante la gravidanza espone il bambino agli effetti di una sostanza nociva che possono causare diversi disturbi come la nascita prematura, sindromi da astinenza, tremori, iperreflessia e uno sviluppo fisico e mentale alterato nelle fasi successive della vita. I rischi sono correlati non solo alle dosi ma anche alla continuità di assunzione, come hanno dimostrato alcuni ricercatori americani, in un’indagine uscita sull’American Journal of Obstetrics. I dati raccolti dagli esperti dimostrano che le politiche applicate dalla salute hanno accresciuto nelle donne italiane la consapevolezza sui rischi associati al consumo di alcol durante la gravidanza.

Cosa succede al feto se la mamma beve?

Una delle conseguenze più serie dell’assunzione di alcol in gravidanza è la sindrome fetale alcolica o FAS. È un insieme di danni cognitivi, che riguardano funzioni intellettive essenziali come la capacità di calcolo, di concentrazione e di attenzione continuativa, di pianificazione. La comprensione, l’acquisizione e l’elaborazione di nuove informazioni è meno attiva rispetto alla conservazione e al richiamo di informazioni già apprese. I bambini con sindrome fetale alcolica incorrono, crescendo, in difficoltà relazionali e di inserimento sociale, fino a mostrare aggressività e comportamenti inappropriati, con difficoltà a valutare le conseguenze delle proprie azioni.

 

 

 

 
 
 

In sintesi

Quanto si può bere in gravidanza?

La dose minima sicura non esiste. In altre parole, la quantità di alcol minima ritenuta accettabile non esiste e quindi la futura mamma non dovrebbe assumere alcolici di alcun tipo, soprattutto nel primo trimestre  quando il sistema nervoso del feto si sta formando.

Che succede se bevo un bicchiere di vino in gravidanza?

Sarebbe meglio, come spiegato, non bere alcolici soprattutto nel primo trimestre. Se però, una volta alla settimana succede di bere mezzo bicchiere di vino o di birra, non dovrebbero esserci troppi rischi per il feto soprattutto dal secondo trimestre. È essenziale trattenersi nelle dosi e soprattutto non associare altre sostanze nocive come fumo e farmaci.

 

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