Quando comunicare la gravidanza al datore di lavoro?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 27/11/2014 Aggiornato il 03/02/2015

Come diritto di maternità, la futura mamma può avvisare il datore di lavoro in merito alla gravidanza iniziata. Ecco quando è meglio farlo.

Gravidanza e lavoro: i trucchi per stare comode alla scrivania

Domanda: Quando comunicare la gravidanza al datore di lavoro?

Risposta

Per legge non si è obbligate ad informare il datore di lavoro in merito alla propria gravidanza, ma è bene farlo quanto prima soprattutto se si svolgono mansioni a rischio. In ogni caso è prassi comunicare la gravidanza entro il terzo mese circa. Occorre consegnare al datore di lavoro e all’istituto erogatore dell’indennità di maternità (come l’Inps), il certificato medico indicante la data presunta del parto, per godere dei mesi di astensione obbligatoria.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Aborto spontaneo: dopo quanto si può cercare un’altra gravidanza?

18/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'ovulazione si verifica 30 giorni dopo un aborto spontaneo ed è possibile concepire anche in questa circostanza senza che vi siano rischi di un qualsiasi tipo.  »

TSH del neonato: va controllato nel tempo se la madre è ipotiroidea?

18/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Gianni Bona

Se il bambino è nato a termine e se dallo screening neonatale non è emerso nulla, non è necessario fare ulteriori controlli.  »

Cisti del plesso corioideo individuata dall’ecografia: meglio fare altre indagini?

13/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Le cisti del plesso corioideo isolate, ossia non associate ad altre anomalie ecografiche, sono considerate varianti normali, senza effetti sullo sviluppo neurologico o intellettivo del bambino: nella maggior parte dei casi, scompaiono spontaneamente tra la 26ª e la 32ª settimana di gestazione. Quando...  »

Mamma bianca con occhi chiari, papà nero con occhi scuri: che occhi avrà il bambino?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Una coppia formata da un genitore con gli occhi scuri e da un genitore con gli occhi chiari avrà molto più facilmente un bambino con occhi scuri. A meno che gli ascendenti del primo genitore non abbiano occhi chiari, eventualità che per le persone di pelle scura è davvero rara.  »

Fai la tua domanda agli specialisti