Esami nel sesto mese di gravidanza

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 03/01/2015 Aggiornato il 03/02/2015

Analisi del sangue e delle urine e visita dal ginecologo: il sesto mese di gestazione ha un numero minore di esami da effettuare ma non per questo meno importanti.

Rischio di parto prematuro: un test delle urine lo predice

Le analisi del sangue

Tra la 24a e la 27a settimana di gravidanza è previsto, in base al decreto legge n. 245 del 1998, il controllo della glicemia ossia della concentrazione degli zuccheri nel sangue. Questo esame consente di escludere la presenza di diabete, un disturbo del metabolismo che può comparire durante l’attesa. L’aumento della glicemia lontano dai pasti, infatti, è la caratteristica del diabete: se, quindi, la futura mamma risulta avere, a digiuno, valori fuori dalla norma (rispetto a quelli di riferimento riportati dal laboratorio), i livelli andranno tenuti sotto controllo più spesso nel corso della gravidanza e lo specialista può prescrivere alla gestante una dieta e una cura specifica. Si tratta di un esame di routine, quindi è gratuito se eseguito nelle strutture pubbliche o convenzionate con il Servizio sanitario nazionale.

L’esame delle urine

Questo controllo va ripetuto, secondo quanto previsto dal decreto legge n. 245 del 1998, tra la 24a e la 27a settimana di gravidanza. Si tratta di un esame indispensabile per escludere nella futura mamma la presenza di gestosi (malattia che può fare con maggiore facilità la sua comparsa proprio in questo periodo), diabete o di un’infezione batterica alle vie urinarie (il sistema di condotti che porta l’urina dal rene all’esterno). Gli esami delle urine sono gratuiti (non si deve pagare nemmeno il ticket) purché eseguiti in una struttura pubblica o convenzionata con il Servizio sanitario nazionale.

 La visita dal ginecologo

Pur non essendo un esame di routine, rappresenta anch’esso un appuntamento mensile molto importante per tenere sotto controllo l’andamento della gravidanza e valutare la salute della futura mamma e del feto. In particolare, il ginecologo controlla ogni mese l’aumento di peso della donna, misura la pressione arteriosa per verificare che i valori siano nella norma, ascolta il battito cardiaco del feto, si informa sui movimenti del piccolo nel pancione e sugli eventuali disturbi della gestante. Tutti questi controlli sono necessari per individuare precocemente eventuali problemi, come la gestosi, in modo da poter intervenire tempestivamente. La visita dal ginecologo non rientra però tra gli esami di routine previsti dal decreto legge n. 245 del 1998: di conseguenza, non è completamente gratuito, ma si deve pagare il ticket (se la visita è eseguita nelle strutture pubbliche o convenzionate).

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti