A cura di “La Redazione”Pubblicato il 27/11/2014Aggiornato il 03/02/2015
Cala la vista in gravidanza? Ecco la risposta dei nostri esperti.
Domanda: È vero che cala la vista?
Risposta
Nel corso della gravidanza la futura mamma può avere la sensazione di vederci meno rispetto al solito. Questo disturbo è legato al nuovo assetto ormonale, in particolare all’elevata quantità di progesterone ed estrogeni nel sangue. Questi cambiamenti ormonali coinvolgono anche l’occhio, causando una lieve modificazione della curvatura della cornea (membrana trasparente situata nella parte anteriore nell’occhio) e del cristallino (la struttura trasparente che consente la messa a fuoco delle immagini) cosa che incide sulla vista. Inoltre cambia anche la qualità della secrezione lacrimale che modifica lo stato di idratazione della cornea. Ecco perché può verificarsi una difficoltà nella messa a fuoco e quindi la futura mamma può vederci meno. Si tratta comunque di una condizione temporanea, che si risolve dopo il parto e soprattutto al termine dell’allattamento, quando gli ormoni rientreranno nei valori normali.
Diario della gravidanza
Iscriviti al diario della gravidanza: scopri ogni settimana come cresce il tuo bambino, come cambi tu mamma, i sintomi da gravidanza, gli esami da fare e tanti consigli e curiosità.
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.
Sono gli adulti a dover trovare il modo di mediare i conflitti tra fratelli, anche pretendendo con affettuosa fermezza il rispetto di alcune regole base, prima tra tutte il divieto di offendersi con parolacce e insulti vari. »
I sintomi causati dal virus influenzale che sta circolando massicciamente non includono la cistite che, nella stragrande maggioranza dei casi, è dovuta a un batterio. »
Esistono psicofarmaci in grado di assicurare il benessere psicologico, senza avere come controindicazione la gravidanza. La strategia terapeutica più adatta va però pensata PRIMA del concepimento. »
Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali. »
Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto. »
Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna. »
La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro. »
Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi. »