Microbiota in gravidanza e problemi ostetrici, quale relazione c’è?

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 03/05/2022 Aggiornato il 03/05/2022

Il microbiota in gravidanza si modifica e questo può causare disturbi alla gestante e al feto. Ecco come affrontare la situazione

Microbiota in gravidanza e problemi ostetrici, quale relazione c’è?

Durante la gravidanza, nel corpo della donna avvengono numerosi cambiamenti. Il peso aumenta, l’assetto ormonale si modifica, il metabolismo basale cambia. Questi cambiamenti riguardano anche l’universo di batteri, funghi e virus che popolano l’organismo: il microbiota. In gravidanza, i cambiamenti ormonali influenzano anche la composizione di questo piccolo grande mondo di microrganismi che popolano le mucose di intestino, vagina ed endometrio. Si possono verificare conseguenze anche per la salute di mamma e neonato.

Perché è importante il microbiota?

Il microbiota in gravidanza svolge un ruolo essenziale per la salute del feto ed è protettivo anche per il futuro, quando il bambino sarà nato. La trasmissione dei batteri buoni, degli anticorpi materni che difendono dalle malattie nei primi mesi, degli altri organismi saprofiti sembra avvenire, infatti, proprio durante i nove mesi. È in questa fase che si costituisce il microbiota intestinale del bambino, che svolge un ruolo essenziale nello sviluppo delle sue difese naturali, come confermato dagli esperti del Centro multidisciplinare di Patologia Ostetrica di Humanitas San Pio X, in uno studio uscito su Frontiers in Immunology.

A che cosa serve il microbiota intestinale?

Il microbiota intestinale svolge diverse funzioni, per esempio la sintesi di alcune vitamine, la formazione del sistema di difesa naturale e assicura anche l’equilibrio neurologico. Studi recenti hanno provato, infatti, che il microbiota dell’intestino costituisce una sorta di secondo cervello e che dal suo equilibrio dipende il tono dell’umore. Sembra che ci sia perfino un legame tra equilibrio del microbiota intestinale e difesa da Sla e malattia di Alzheimer. Il microbiota, in gravidanza va incontro ad alcune modificazioni. Per esempio, aumentano i bifidobatteri, mentre si riducono i batteri produttori di butirrato. Questo è una sostanza che protegge l’intestino dalle infiammazioni e previene le malattie infiammatorie croniche. I cambiamenti del microbiota materno possono modificare anche la composizione del patrimonio di batteri buoni del feto.

Che funzioni ha il microbiota vaginale?

Il microbiota vaginale nel corso dei nove mesi modifica la propria composizione. Normalmente, i batteri buoni presenti in maggiore quantità sono i Lattobacilli, che trasformano in acido lattico il glicogeno prodotto dalle cellule epiteliali vaginali. In questo modo l’ambiente vaginale diviene leggermente più acido e quindi sfavorevole per la crescita dei batteri nocivi. Se i Lattobacilli diminuiscono di numero, si crea una situazione di disbiosi che può accompagnarsi a un’aumentata incidenza di parto pretermine.

Che cos’è il microbiota endometriale?

Anche nell’endometrio, il tessuto che riveste internamente l’utero, è presente un microbiota caratterizzato dalla presenza di microrganismi specifici. L’endometrio è un tessuto essenziale nel decorso della gravidanza. È qui, infatti, che si impianta l’ovulo fecondato per poi svilupparsi e dare vita all’embrione prima e al feto poi. La salute dell’ambiente microbico dell’endometrio è quindi essenziale per la crescita del futuro individuo. Il ruolo del microbiota endometriale è ancora oggetto di studio, ma svolge una funzione essenziale nella prevenzione delle infezioni uterine nella prevenzione di alcune malattie della gravidanza.

Come è possibile proteggere il microbiota?

Per mantenere sano il microbiota in gravidanza è possibile seguire alcuni accorgimenti nello stile di vita e nell’assunzione di particolari sostanze. Vanno limitati il più possibile, se non sono strettamente indispensabili, gli antibiotici e in generale i prodotti antibatterici. L’igiene intima deve essere accurata, ma attenzione ai prodotti aggressivi o non adatti, che possono alterare il pH vaginale. Per quanto riguarda l’alimentazione, è essenziale assumere prodotti che contengano batteri buoni e fermenti lattici: quindi yogurt, kefir, latte fermentato, formaggi freschi. Anche la frutta e la verdura (sbucciate o ben lavate) contengono fibre che arricchiscono i probiotici presenti nell’intestino. Si possono anche assumere, su indicazione del ginecologo, farmaci o integratori che aiutano la donna a mantenere il microbiota in condizioni ottimali, anche prima di dare inizio alla gravidanza.

 

 

 
 
 

In sintesi

Che cos’è il microbiota?

Il microbiota è l’insieme dei microrganismi (batteri, virus, funghi) che popolano un tessuto del nostro organismo. Quando il microbiota è sano, il corpo si trova in condizioni ottimali. Se invece si creano alterazioni, dette disbiosi, si possono avere vari disturbi.

Come è possibile mantenere sano il microbiota del neonato?

Secondo studi recenti il parto naturale, per via vaginale, arricchisce di microrganismi buoni il microbiota del bambino. L’allattamento al seno assicura le sostanze migliori per il rafforzamento dell’equilibrio intestinale del neonato.

 

Fonti / Bibliografia

  • Frontiers | Recent Insights on the Maternal Microbiota: Impact on Pregnancy OutcomesHormonal changes during and after pregnancy are linked with modifications in the maternal microbiota. We describe the importance of the maternal microbiota i...
  • LattobacilliI lattobacilli sono batteri amici della salute naturalmente presenti nell’organismo umano che possono essere assunti sotto forma di alimenti (in particolare yogurt e altri latti fermentati) o di integratori alimentari.
  • notizia | Italian Medicines AgencyInternational Journal of Obesity: antibiotici in gravidanza e rischio di obesità infantile Secondo uno studio pubblicato recentemente da autori afferenti alla Mailman School of Public Health...
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