Varie condizioni contribuiscono all’insorgenza del sovrappeso in una persona: la predisposizione genetica, lo stile di vita, l’alimentazione che si segue. Una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Science Advances aggiunge un altro fattore di rischio: lo sviluppo di una particolare area del cervello, che sarebbe legata alla prevenzione dell’obesità dei bambini o, al contrario, potrebbe predisporre i nascituri a questo disturbo.
Secondo alcuni studi condotti in passato, ci sarebbero legami tra la maturazione del sistema nervoso e l’insorgenza dei problemi di sovrappeso. Oggi, per esempio, si sa che alcuni stress ambientali che l’organismo e il cervello vivono durante la fase dello sviluppo possono predisporre alla comparsa di obesità. Lo studio uscito su Science Advances aggiunge un nuovo tassello che offre nuove certezze sulla prevenzione dell’obesità dei bambini. Gli esperti hanno concentrato i loro studi su una zona del cervello che si chiama nucleo arcuato dell’ipotalamo. Si tratta di un’area essenziale per la regolazione di questo delicato equilibrio, che può comportare predisposizione a sovrappeso o, al contrario, un metabolismo ottimale.
Il nucleo arcuato dell’ipotalamo, come risulta dagli studi, nei roditori si sviluppa soprattutto nelle prime settimane di vita e durante l’allattamento. In questa fase, il sistema nervoso è molto sensibile agli influssi che riceve dall’esterno perché definisce l’epigenetica del bilancio energetico. Con questo termine si intende la capacità dell’organismo di avvertire la sensazione di fame e di sazietà, regolandosi quindi nell’assunzione del cibo. Negli esseri umani, l’epigenetica influenza il nucleo arcuato più precocemente, vale a dire nelle ultime settimane di gravidanza. Comportamento e ambiente svolgono un influsso essenziale nello sviluppo di questa area cerebrale e possono quindi condizionare in senso positivo o negativo la percezione della fame e il rapporto con il cibo. Questo è destinato poi a durare per tutta la vita.
Da questo studio risulta, quindi, che lo stato di salute psicofisico della madre, incluse le sue condizioni di sovrappeso o obesità, hanno una forte influenza sul benessere del feto e possono contribuire alla prevenzione dell’obesità dei bambini. Il sovrappeso materno, per esempio, è una condizione importante che può favorire il presentarsi della stessa condizione, nel tempo, anche nel bimbo.
Gli esperti devono ancora comprendere fino in fondo in che modo l’obesità svolga un ruolo chiave, ma ritengono che possano essere coinvolti l’aumento delle concentrazioni di glucosio o di lipidi nella circolazione sanguigna materna, oppure l’infiammazione che si accompagna all’obesità. Anche le gestanti con un indice di massa corporea normale devono prestare attenzione, cercando di eliminare il fumo e gli alcolici, e in generale di seguire uno stile di vita e di alimentazione corretta, che non comporti stress per il nascituro.
Fonti / Bibliografia
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