A casa dopo il parto: le precauzioni da adottare

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 22/05/2013 Aggiornato il 22/05/2013

Da tempo ormai si sta affermando la tendenza a ridurre il tempo di degenza in ospedale. Per tornare a casa subito dopo il parto è, però, necessario che ci siano le giuste condizioni. Per mamma e bambino

A casa dopo il parto: le precauzioni da adottare

Da tempo va affermandosi la tendenza a ridurre il tempo della degenza ospedaliera dopo la nascita, ricorrendo alla pratica delle cosiddette “dimissioni precoci” (prima delle 48-72 ore di vita del neonato). La scelta di tornare a casa subito dopo il parto, però, deve essere ponderata e concordata con il personale sanitario di riferimento, che deve accertarsi che non esistano controindicazioni. Le “Raccomandazioni per l’assistenza alla neomamma e al neonato” approvate dalle principali associazioni mediche del settore, indicano le condizioni mediche da considerare per garantire che mamma e bambino vengano dimessi in modo sicuro e, quindi, possano tornare a casa dopo il parto in tutta tranquillità…

Per la mamma…

– deve avere partorito in modo naturale;
– non deve avere evidenziato complicazioni o durante o dopo il parto che richiedano un trattamento medico o di rimanere in osservazione, una volta a casa dopo il parto;
– si possa muovere con un buon controllo del dolore;
– abbia avuto una ripresa delle normali funzioni vescicali;
– sia stata istruita sulle principali operazioni di puericultura (cambio del pannolino, medicazione del cordone ombelicale) e sulle modalità di allattamento;
– sia stata informata su come accedere ai servizi di supporto sanitario;
– non abbia perdite di sangue superiori alla norma, febbre o altre complicanze.

Per il neonato…

– deve essere nato a termine e avere un peso adeguato;
– deve avere ottenuto un indice di Apgar uguale o superiore a 9 nella seconda rilevazione eseguita a cinque minuti dalla;
– il suo adattamento cardio-respiratorio deve risultare normale e la temperatura corporea stabile;
– deve evidenziare buone capacità di suzione e l’avvio dell’allattamento deve risultare efficace;
– l’ittero (il colorito giallognolo della pelle), se presente, deve rientrare nella norma;
– deve essere stata registrata l’emissione di urine e meconio (le prime feci);
– se necessarie, il piccolo deve avere effettuato le opportune profilassi e immunizzazioni (per esempio, all’epatite B);
– non devono essere presenti elementi che suggeriscano la necessità di ulteriore osservazione, esami o cure ospedaliere.

In breve

DIMISSIONI PRECOCI SI', MA…

Da anni l’esigenza di rivedere il “percorso nascita” ha portato molte strutture ospedaliere a riformulare l’insieme delle cure fornite alla neomamma e al bambino subito dopo il parto. In questa nuova ottica si inserisce la tendenza a favorire le cosiddette “dimissioni precoci”. È ovvio, però, che siano possibili soltanto quando la mamma e il bambino sono in buone condizioni di salute.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

IgG positive IgM negative: immune o no alla toxoplasmosi?

04/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

IgG positive IgM negative emerse dal toxotest esprimono che la toxoplasmosi è stata contratta in passato, assicurando un'immunità nei confronti dell'infezione.   »

Vaginosi batterica da Gardnerella: che fare?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Francesco De Seta

Prima di tutto, per essere sicuri che un'infezione vaginale sia dovuta alla Gardnerella occorre eseguire un vetrino con colorazione di gram perché il tampone con la coltura non serve per individuare questo batterio. Dopodiché, se confermato il sospetto, il medico può prescrivere un antibiotico ad hoc....  »

Pillola contro l’endometriosi: l’Augmentin e il Brufen ne diminuiscono l’efficacia?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

È improbabile che l'amoxicillina+acido clavulanico (Augmentin) e l'ibuprofene (Brufen) interferiscano sull'azione dei contraccettivi orali assunti sia contro l'endometriosi sia a scopo anticoncezionale.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti