A cura di “La Redazione”Pubblicato il 06/01/2015Aggiornato il 09/02/2015
Viene eseguita ormai solo in casi selezionati, come per un cesareo d'urgenza o per particolari problemi organici della donna
Con questo tipo di anestesia la futura mamma viene completamente addormentata, quindi non può assistere alla nascita del bambino. Inoltre, il taglio della ferita e lo smaltimento del farmaco rallentano la ripresa della donna che per i primi giorni dopo l’intervento non è, in genere, in condizione di accudire il bebè. È indicata per i cesarei d’urgenza e quando la partoriente soffre di problemi di coagulazione del sangue o alla schiena che non rendono possibile il ricorso alla spinale o all’epidurale.
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Se gli esami del sangue sono buoni, il feto cresce bene, la gestante non manifesta alcun sintomo allarmante non c'è ragione di preoccuparsi in caso di aumento di peso modesto. »
In relazione allo spessore dei ventricoli cerebrali, il limite tra normalità e patologia non è così preciso: il valore è normale se inferiore ai 10 millimetri e poi c'è una zona grigia compresa tra 11 e 15 millimetri. Un'ecografia approfondita può bastare a chiarire il quadro. »
I primi passi non vanno stimolati, non si deve dunque tenere il bambino per le braccia spingendolo a muoverli. Utile invece dargli la possibilità di appoggio o di scalata, affinché affronti questa tappa secondo i propri tempi e le proprie capacità. »
Gli eventuali disturbi della sfera psichica come depressione, disturbo d'ansia, attacchi di panico richiedono cure mirate anche in gravidanza. Spetta al ginecologo in accordo con lo psichiatra prescrivere la terapia più idonea, tenendo conto che le benzodiazepine non sono consigliabili dal secondo trimestre... »
Durante la gravidanza il collo dell'utero di norma ha una lunghezza compresa tra 33 e 40 millimetri: è motivo di allarme un raccorciamento dai 25 millimetri in giù. »