Autismo dei bambini: non c’è alcun legame con l’epidurale

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 21/06/2021 Aggiornato il 21/06/2021

Una ricerca canadese, dopo aver analizzato migliaia di parti, ha concluso che non esiste alcun legame tra l’autismo dei bambini e l’analgesia epidurale

Autismo dei bambini: non c’è alcun legame con l’epidurale

Esiste un legame tra l’autismo nei bambini e l’epidurale? Sembra proprio di no: il fatto che la gestante si sottoponga, durante il parto, ad analgesia epidurale non espone in alcun modo il nascituro a incorrere in qualche disturbo dello spettro autistico. È questa la conclusione definitiva alla quale è giunto un ampio studio, pubblicato dalla rivista Jama Pediatrics, che smentisce quanto sostenuto invece da un’altra ricerca californiana, molto criticata dagli esperti.

Ecco come era nato il dubbio

Questo studio è stato pubblicato alla fine del 2020 da un gruppo di ricercatori americani, anestesisti e pediatri di Pasadena, in California. Gli esperti avrebbero notato un aumento di incorrere in un disturbo dello spettro autistico pari al 37 per cento in più nei piccoli nati da donne che durante il parto erano sottoposte ad analgesia epidurale. Questa analgesia consiste nel somministrare alla partoriente anestetici locali attraverso una cannula sottile inserita nella dura madre, la membrana che avvolge la colonna vertebrale, all’altezza dei lombi. Il catetere resta applicato durante il parto, lasciando defluire a poco a poco piccole quantità di un analgesico che “addormenta” soltanto la zona del bacino. L’anestetico annulla il dolore della contrazione, ma non la contrazione stessa nelle donne che ricevevano l’analgesia epidurale durante il travaglio e il parto. Gli esperti avevano ipotizzato che il legame tra autismo ed epidurale fosse dovuto ai farmaci utilizzati, che raggiungerebbero il bambino attraverso la placenta, causando questo disturbo neurobiologico.

La smentita degli esperti canadesi

I ricercatori dell’Università di Manitoba, in Canada, hanno controllato i dati relativi a oltre 123mila parti avvenuti in un ospedale tra il 2005 e il 2016, in cui era sempre stata utilizzata l’epidurale. È stato tenuto conto di molti altri fattori, non considerati nella ricerca precedente, come l’età della madre, la presenza di malattie della donna come diabete e ipertensione, le condizioni socio-economiche e lo stile di vita della donna. Sono anche stati studiati parti di fratelli in cui uno era nato con somministrazione dell’anestesia e l’altro no. In seguito a queste analisi più approfondite non è stato riscontrato alcun legame tra l’autismo nei bambini el’epidurale. Questi risultati sono ritenuti molto affidabili e mostrano che una donna può sottoporsi, se lo desidera, in piena sicurezza all’epidurale, il metodo più efficace per alleviare il dolore del parto, che espone a pochissime complicanze.

 

 

 
 
 

Da sapere!

L’autismo è un disordine neurobiologico sulle cui cause gli esperti stanno ancora indagando. È purtroppo sempre più diffuso tra le nuove generazioni e potrebbe essere dovuto, oltre che a cause genetiche, a fattori ambientali che provocherebbero un alterato sviluppo del sistema nervoso centrale.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti