Contrazioni: a regolarle è una proteina presente nell’utero

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 08/08/2014 Aggiornato il 08/08/2014

Secondo un recente studio, le contrazioni sono regolate da un “interruttore” che non funziona correttamente nelle donne in sovrappeso. Ecco perché

Contrazioni: a regolarle è una proteina presente nell’utero

Ormai da diverso tempo si sa che le contrazioni del parto sono stimolate dall’ossitocina, un ormone prodotto dall’ipotalamo (una parte del cervello). Fino a oggi, però, non si sapeva esattamente come avvenisse questo meccanismo. Un recente studio, condotto da un gruppo di ricercatori australiani, ha fatto un po’ di chiarezza.

Lo studio su campioni di utero

La ricerca è stata realizzata da un team di studiosi della School of Biomedical Sciences della Monash University e pubblicata sulla rivista Nature Communications. Per prima cosa, gli autori hanno prelevato campioni di muscoli dell’utero da 70 donne incinte. In un secondo momento hanno condotto degli esperimenti per analizzare i segnali elettrici alla base delle contrazioni.

La proteina chiave si chiama hERG

Dalle analisi svolte è emerso che le contrazioni sono regolate da un vero e proprio interruttore: la proteina hERG, presente nella muscolatura uterina. Durante la gravidanza essa è attiva e impedisce all’utero di contrarsi. Quando è il momento di far nascere il bebè, invece, la proteina si disattiva e il processo che dà avvio al travaglio può avere inizio.

Che cosa succede nelle donne con problemi di peso

Si è visto, inoltre, che questo meccanismo non funziona perfettamente nelle donne in sovrappeso. L’interruttore, infatti, rimane attivo anche nel momento in cui il collo dell’utero dovrebbe dilatarsi e l’utero contrarsi. Il risultato? Contrazioni irregolari che spesso rendono necessario un cesareo. “Sappiamo da anni che le donne in sovrappeso hanno una probabilità molto superiore di avere a che fare con complicazioni durante la gravidanza e il travaglio, ma non sapevamo perché. Identificare il meccanismo è una scoperta importantissima, ma sapere quando le contrazioni colpiscono in un momento più o meno giusto è cruciale per la conoscenza dei meccanismi del parto. Ora che sappiamo qual è il responsabile del malfunzionamento del parto nelle donne in sovrappeso possiamo cercare di sviluppare trattamenti per correggere l’interruttore rotto” hanno spiegato gli esperti. 

In breve

ESISTONO ANCHE QUELLE FALSE

Se le contrazioni sono poco dolorose, si manifestano a ritmi irregolari e non sono ravvicinate si tratta di un falso allarme. Quando i dolori sono accentuati e mantengono per un’ora consecutiva la stessa intensità e la stessa frequenza (compaiono ogni cinque minuti circa), invece, è arrivato il momento di andare in ospedale.

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