Dolori del parto? Prova l’ipnosi

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 27/02/2014 Aggiornato il 27/02/2014

L’ipnosi è una metodica molto efficace non solo per diminuire i dolori del parto, ma anche per accorciare la durata del travaglio. Ecco perché

Dolori del parto? Prova l’ipnosi

Quasi tutte le donne incinte sono spaventate dai dolori del parto. Una valida risposta alle loro paure è rappresentata dall’ipnosi. Gli studi, infatti, hanno dimostrato che si tratta di una metodica sicura e, soprattutto, efficace nel controllare le sensazioni dolorifiche.

In che cosa consiste

L’ipnosi è una metodica che consente di spostare la propria attenzione dall’esterno all’interno di se stessi, entrando in contatto con le proprie capacità e potenzialità. Secondo questa disciplina, infatti, concentrandosi sull’inconscio si riescono a recuperare ricordi e vissuti, ma anche abilità e competenze che non si sapeva o non si ricordava di possedere. Il terapeuta può usare diversi modi per indurre l’ipnosi: in alcuni la persona è in posizione ricettiva, mentre in altri è più attiva, per esempio, è invitata a fare delle visualizzazioni mentali. L’ipnosi può essere anche autoindotta, cioè provocata e governata dalla persona stessa e non da un esperto. È proprio questa forma che può essere utile durante il parto.

Come agisce

L’ipnosi è una metodica in grado di aiutare a gestire in modo più efficace qualsiasi dolore, inclusi quelli del parto. Innanzitutto, diminuisce la paura anticipatoria: il pensiero fisso al male, che può farlo sentire prima del tempo. Inoltre, durante il travaglio, aiuta le donne a pensare che il dolore provato in quel momento è un evento singolo che giungerà sicuramente a una conclusione piacevole, consapevolezza che le fa stare meglio. Infine, permette di defocalizzare l’attenzione dalla problematica: il semplice fatto di non pensare ai dolori del parto ha l’effetto di renderli meno intensi.

Tre benefici principali

Le ricerche effettuate in quest’ambito hanno confermato che l’ipnosi comporta tre effetti benefici al momento del parto. In primo luogo, consente di alleviare il dolore che la partoriente prova durante il travaglio e la fase espulsiva. Inoltre, anche alla luce del suo “potere anti-dolorifico”, rende molto più raro il ricorso all’epidurale e, comunque, riduce le dosi degli analgesici eventualmente impiegati. Infine, abbrevia la durata del travaglio. Questi benefici hanno anche un effetto positivo sulla salute del neonato alla nascita. 

In breve

A CHI RIVOLGERSI

Le donne che sono interessate all’ipnosi per controllare i dolori del parto dovrebbero rivolgersi per tempo a professionisti che abbiano un’adeguata preparazione in questo ambito. Prima di essere in grado di auto-ipnotizzarsi, infatti, è necessario imparare la tecnica. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

L’influenza è pericolosa in gravidanza? Meglio fare il vaccino?

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi.   »

Incinta subito dopo un aborto spontaneo, ma l’embrione ha il battito lento

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine.   »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Benzodiazepine assunte per dormire nella 30ma settimana di gravidanza

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare...  »

Fai la tua domanda agli specialisti