Dopo il primo cesareo come sarà il parto successivo?

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 15/12/2020 Aggiornato il 15/12/2020

Le donne che hanno subito un taglio cesareo, al parto successivo, possono partorire per via vaginale. Solo in pochi casi il parto naturale è sconsigliato

Dopo il primo cesareo come sarà il parto successivo?

È vero che dopo un taglio cesareo non è possibile partorire per via naturale? In realtà, non necessariamente: in diversi casi, non è obbligatorio sottoporsi a un nuovo intervento chirurgico e si può tentare la via vaginale (Vbac) per il parto successivo.

Il secondo cesareo non è obbligatorio

Molte delle donne che al primo parto hanno subito un taglio cesareo pensano di non poter più partorire per via naturale. In realtà, non è così: non in tutti i casi è necessario procedere con un parto cesareo. Il parto vaginale dopo parto cesareo è detto VBAC, acronimo inglese che sta per l’acronimo Vaginal Birth After Cesarean. In Italia si parla anche di “travaglio di prova” , anche se molti esperti non amano questa espressione perché, come spiega il dottor Fabrizio Damiani, specialista in ginecologia e ostetricia, racchiude in sé un certo grado di incertezza e può suscitare sentimenti di inadeguatezza (come se le donne dovessero dimostrare di essere in grado di partorire, facendo appunto una prova).

In molti casi si può partorire per via vaginale

Secondo gli studi disponibili circa il 75% delle donne che hanno avuto una gravidanza fisiologica e che entrano in travaglio spontaneamente partoriscono per via vaginale nel parto successivo dopo un taglio cesareo. Come riportato sul sito dell’Ausl di Modena, le donne hanno maggiori chance di partorire per via vaginale dopo cesareo se non sono in sovrappeso, entrano in travaglio in modo spontaneo e hanno una regolare progressione del travaglio stesso. Se poi hanno già partorito per via vaginale le possibilità di successo aumentano ulteriormente.

Quando non è possibile

Il Vbac, però, non è sempre possibile. Per esempio, se la donna ha avuto un particolare tipo di taglio cesareo, una pregressa rottura dell’utero, tre o più precedenti cesarei, un intervento che ha comportato un’apertura dell’utero, il parto vaginale è sconsigliato, come si legge in un documento sul tema pubblicato dall’Aagoi.

La donna ha il diritto di scegliere

In tutti i casi, la scelta su come partorire dopo un taglio cesareo dovrebbe essere presa di comune accordo fra la donna e il ginecologo. La futura mamma ha il diritto di ricevere tutte le informazioni necessarie in merito e di esprimere la sua preferenza: il medico le consiglierà poi la strada migliore da seguire, tenuto conto delle condizioni mediche e dei suoi desideri.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Una delle complicazioni più temute del parto naturale dopo un cesareo è la rottura dell’utero a livello della cicatrice. Si tratta, però, di un’eventualità rara.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimbo di 7 mesi intollerante al latte

30/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Sull’intolleranza al lattosio vi è molta confusione. Questo sia perché ci sono diversi tipi di intolleranza al lattosio, sia in quanto ogni singolo soggetto ha caratteristiche cliniche molto eterogenee, sia per intensità che per gravità e non tutte riportabili alla sola e semplicistica “intolleranza...  »

Referto dell’ecografia morfologica: come capire se c’è qualcosa che non va?

28/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il medico che effettua l'ecografia morfologica non rileva anomalie, non ha senso arrovellarsi sul referto. Se ci fosse stato qualcosa che non va sarebbe stato comunicato. In Inghilterra non vengono rilasciati alle pazienti i risultati degli esami proprio per evitare preoccupazioni inutili a chi non...  »

Mutazioni MTHFR eterozigote e PAI 4g/4g omozigote: possono causare l’aborto?

24/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'interruzione spontanea di una gravidanza iniziale è quasi sempre dovuta a uno sbilanciamento cromosomico del feto e non a mutazioni che di fatto non impediscono in assoluto che una gestazione vada a buon fine, come dimostra il fatto che tantissime donne che ne sono interessate hanno figli.   »

Quinta settimana di gravidanza: non si vede l’embrione e si evidenzia un distacco

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Non è mai opportuno voler fare la prima ecografia troppo precocemente perché anziché esserne tranquillizzate si rischia di peggiorare la propria ansia. In quinta settimana difficilmente si vedono l'embrione e il battito del cuoricino, in più non si può capire bene se davvero si è in presenza di un distacco...  »

Fai la tua domanda agli specialisti