È vero che con la luna piena ci sono più nascite?

Francesca Scarabelli A cura di Francesca Scarabelli Pubblicato il 07/02/2025 Aggiornato il 07/02/2025

Un'antica credenza correla il concepimento e il parto alle fasi lunari. Anche se smentita da diversi studi scientifici, molte future mamme si basano ancora sul calendario lunare.

È vero che con la luna piena ci sono più nascite?

Una credenza popolare, particolarmente in voga quando non esistevano strumenti sofisticati per definire con precisione la data del parto ma a quanto pare ancora attuale, trova una correlazione tra Luna piena e nascite. Si pensa in particolare che con la Luna piena ci siano più nascite.

Non solo: le fasi lunari influenzerebbero anche il concepimento e persino il sesso del nascituro. Secondo questa tradizione sarebbe infatti più facile concepire nella fase di Luna crescente, quando la forza procreatrice della donna dovrebbe aumentare. Iniziare una gravidanza con la Luna crescente, inoltre, renderebbe più probabile l’eventualità di avere un maschietto, mentre se si verifica in Luna calante sarebbe più facile concepire una femmina. Diversi studi scientifici, però, smentiscono queste credenze.

Il mese lunare

La Luna, oltre a ruotare su se stessa, ruota anche attorno alla Terra e segue quest’ultima nel suo movimento intorno al Sole. Questi movimenti determinano il ciclo lunare, che dura poco più di 29 giorni e si divide in varie fasi. Il mese lunare inizia nel momento del novilunio, quando la Luna si trova allineata tra il Sole e la Terra e si chiama luna nuova. In questa fase la Luna non può essere vista dalla Terra perché nascosta dalla brillantezza del Sole.

La fase crescente

Poi inizia la fase di Luna crescente: la Luna si sposta progressivamente e diventa sempre più visibile dalla terra. Si ingrandisce fino ad arrivare al primo quarto, quando in cielo fa una D perfetta. La Luna continua a percorrere l’orbita e, al 15° giorno del ciclo lunare, comincia il plenilunio (Luna piena): il momento in cui vediamo l’intera faccia illuminata.

La fase calante

Nella seconda metà del ciclo lunare, inizia la fase “calante”: la parte illuminata della Luna diventa sempre più piccola. La gobba, però, è dalla parte opposta rispetto alla fase crescente: la Luna ricalca la forma di una C e non più di una D. Si arriva quindi all’ultimo quarto, poi solo a uno spicchio. Infine sparisce e ricomincia da capo la sua misteriosa danza.

Luna piena: gli effetti sulle donne

In base a questa tradizione, la fase di Luna crescente corrisponderebbe a quella della massima fecondità, con la luce della Luna che aumenta parallelamente alla forza procreatrice della donna, mentre la fase calante, successiva al plenilunio, è ritenuta un periodo sfavorevole al concepimento perché la forza lunare va appunto riducendosi e con essa il vigore vitale femminile. Si ritiene che sia quindi più probabile un concepimento con Luna crescente piuttosto che quando l’astro si trova nella sua fase calante.

Luna e parto, il calcolo

Perché i bambini nascono con la Luna piena, secondo questa credenza? Al di là dei miti antichi e dei parallelismi rilevabili tra cicli lunari (29 giorni circa) e la ciclicità biologica femminile (28 giorni), una delle ipotesi su cui si fonda il binomio Luna-fertilità si ricollega alla forza gravitazionale esercitata dalla Luna e in particolare alla sua capacità di suscitare maree, ovvero l’innalzamento del livello dell’acqua presente sulla terra per effetto della sua attrazione.

Luna piena e nascite

In copertina foto di Leah Newhouse da Pexels

Secondo alcuni, questo influsso potrebbe agire in qualche modo anche sul liquido contenuto nel sacco amniotico all’interno dell’utero materno dove il feto galleggia durante i nove mesi, e quindi determinare degli effetti sulle nascite, tanto che, fra i tanti calcolatori della gravidanza, c’è anche il calendario lunare.

La teoria afferma che la Luna che cresce può corrispondere a un travaglio anticipato, mentre la Luna calante a un ritardo nella nascita del piccolo. Altre teorie si rifanno, invece, alla funzionalità dell’episifi, ghiandola neuro-secernente del cervello che controlla l’inizio della maturità riproduttiva e che produce melatonina, detentrice di un ruolo essenziale nel mantenimento dei ritmi circadiani intrinseci dell’organismo in sincronia con il ciclo luce – buio.

Luna e gravidanza: maschio o femmina?

La medesima credenza mette in relazione l’inizio della gravidanza in Luna crescente con un probabile anticipo del parto e con la nascita di un maschietto; viceversa se il concepimento si verifica in Luna calante, ciò favorirebbe un ritardo del parto e la nascita di una femminuccia.

Cosa dice la scienza

L’argomento è stato approfondito dal punto di vista scientifico, ma finora non sono emersi dati che attestino una effettiva corrispondenza tra nascite e fasi lunari e in particolare non confermano che si partorisce con la luna piena più che in altri momenti del ciclo lunare.
Uno studio che ha esaminato 7.842 parti spontanei avvenuti presso la Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università di Firenze, avvenuti tra il mese di gennaio 1988 e il mese di novembre 1992, ad esempio, ha indagato la possibile relazione tra i cambiamenti delle fasi lunari e l’incidenza dei parti spontanei. Questo studio ha quindi preso in esame il periodo di 29,5 giorni corrispondente al mese lunare, suddividendolo tra le quattro fasi lunari: tra la fase corrispondente alla luna piena e le altre non si sono evidenziate differenze significative relative al numero di parti spontanei.

Un secondo studio, questa volta condotto nella Carolina del Nord, ha invece preso in esame per cinque anni (tra il 1997 e il 2001) 564.039 nascite in 62 cicli lunari. Anche in questo caso non si sono evidenziate particolari influenze del ciclo lunare sul numero di parti o su possibili complicazioni.

Anche il Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia della Facoltà di Medicina dell’Università di Hannover ha condotto una studio tra il 2000 e il 2006, prendendo in esame 6.725 parti. Nemmeno in questo caso si sono riscontrate delle correlazioni tra le fasi lunari e il tasso di natalità; non si sono evidenziate correlazioni nemmeno con il sesso del bambino.

Una tradizione che resiste

Nonostante i dati scientifici che smentiscono questa correlazione, la tradizione resiste. Ed è quanto confermano tra l’altro i risultati di una tesi del Corso di Laurea in Ostetricia presentata presso l’università Alma Mater Studiorum di Bologna nell’anno accademico 2006/2007: in essa da un lato si ribadisce l’assenza di evidenze statistiche che colleghino fasi lunari e nascite, dall’altro si rileva come, in base alle risposte a un questionario effettuato a un campione di ostetriche, la gran parte delle donne in travaglio di parto continui a porre domande sul tema e che una percentuale rilevante delle stesse ostetriche supponga una probabile correlazione tra ciclo lunare e parto, pur non potendo fornire una spiegazione scientifica al fenomeno.

 

 
 
 

In breve

La teoria secondo cui le fasi lunari influenzano la data del parto sono ancora molto seguite dalle future mamme, nonostante siano prive di fondamento scientifico. Il calendario lunare e le fasi della luna vengono consultate dalle donne in prossimità del parto, proprio come la tradizione vuole.

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