Farmaci: non sempre si possono usare per il parto

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 17/05/2013 Aggiornato il 17/05/2013

L’utilizzo di farmaci per il parto, come l'ossitocina e le prostaglandine, è condizionato da precise condizioni. In ogni caso la decisione spetta al ginecologo

Farmaci: non sempre si possono usare per il parto

 

Dopo la 41a  settimana di gestazione

Quando la gravidanza si protrae oltre le 41 settimane, spesso il ginecologo interviene dando alla futura mamma alcuni farmaci per il parto che servono per stimolare la dilatazione dell’utero e favorire le contrazioni. Esistono, però, tre casi in cui il ricorso ai farmaci per il parto non è indicato.

Se c’è una sproporzione feto-pelvica

Quando il bimbo è troppo grande rispetto alle dimensioni del bacino della madre, le contrazioni più violente provocate dai farmaci per il parto potrebbero accentuare la pressione del feto contro le ossa della mamma, arrivando anche a provocare la rottura dell’utero.

In caso di precedente parto cesareo

La cicatrice di questo intervento rende più deboli i tessuti dell’utero che, quindi, potrebbe lacerarsi con facilità per la maggiore violenza delle contrazioni indotte dai farmaci, come l’ossitocina e le prostaglandine.

Quando la partoriente soffre di particolari disturbi

Si tratta dell’insufficienza renale, che porta i reni a non funzionare correttamente, e dell’ipertensione arteriosa, cioè la pressione alta. I farmaci usati per stimolare le contrazioni per il parto, infatti, possono provocare un aumento della pressione e ritenzione idrica, peggiorando i disturbi già presenti.

 

In breve

CHE COSA SONO LE PROSTAGLANDINE E L’OSSITOCINA

Queste sostanze sono ormoni normalmente presenti nell’organismo femminile e, difatti, svolgono un’importante funzione per stimolare l’avvio del travaglio di parto. Quando le contrazioni non partono spontaneamente o non sono sufficientemente valide per la dilatazione dell’utero si utilizzano delle sostanze analoghe di sintesi (in pratica, farmaci) sotto forma di ovuli da mettere in vagina oppure da somministrare in vena.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Si può dare l’acqua ai piccolissimi?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Ad allattamento ben avviato, quindi più o meno dopo le prime settimane di vita, se ragionevolmente si ritiene che il bebè possa avere sete (o se si notano segni di disidratazione, come il pannolino asciutto per molte ore) gli si possono offrire piccole quantità d'acqua. Se fa numerose poppate nell'arco...  »

Coppia con bisnonni in comune: ci sono rischi per i figli?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Il grado di parentela dovuto a bisnonni in comune non aumenta la probabilità di concepire figli con malattie ereditarie. A meno che vi siano persone malate o disabili tra i consanguinei in comune,   »

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti