Gemelli: quando farli nascere?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 21/10/2016 Aggiornato il 21/10/2016

In caso di gemelli le Linee guida suggeriscono un anticipo della nascita a 34-39 settimane, ma secondo un recente studio il termine ideale è a 37 settimane. Ecco perché

Gemelli: quando farli nascere?

I gemelli nati alla 37esima settimana di gestazione hanno migliori possibilità di sopravvivenza e minore rischio di complicanze rispetto a quelli venuti al mondo prima di questa data. È quanto sostiene un ampio studio condotto a livello internazionale e pubblicato sulla rivista British Medical Journal. Gli scienziati, dopo aver analizzato 32 studi degli ultimi anni, relativi a circa 35mila gravidanze gemellari, hanno dimostrato come l’abitudine di indurre il parto prima di questa data non aumenti le probabilità di sopravvivenza dei piccoli e hanno concluso che i gemelli nati alla 37esima settimana di gestazione hanno migliori possibilità di sopravvivenza.

Parti più rischiosi

I parti gemellari sono più rischiosi di quelli singoli: in media se ne contano 12-14 per ogni mille. Le attuali raccomandazioni indicano che il momento migliore per far nascere i gemelli va dalle 34 alle 39 settimane, in base alle situazioni. Tuttavia, i pareri su questo fronte sono discordanti. Secondo lo studio in esame, infatti, i gemelli nati alla 37esima settimana di gestazione hanno migliori possibilità di sopravvivenza. In generale, è noto come il parto prima del compimento della 37a settimana (gemellare o no) comporti nei neonati diversi problemi. L’entità dei danni varia in base al livello di prematurità: maggiore è l’anticipo della nascita, più elevato è il grado di immaturità funzionale.

I problemi dei prematuri

I prematuri, infatti, rischiano più degli altri di andare incontro a gravi difficoltà respiratorie, infezioni, emorragie cerebrali. Uno su 10 va incontro a danni neurologici e deficit neurosensoriali. Tra 28 e 32 settimane il rischio principale è quello di una malattia respiratoria o infettiva, mentre sono meno frequenti le complicanze neurologiche.  Secondo l’Istituto superiore di sanità, tra i problemi più frequenti ci sono le infezioni dovute all’immaturità del sistema immunitario e ai trattamenti eseguiti in ospedale. Molte complicanze possono emergere anche a distanza di tempo dalla nascita, per esempio difficoltà di comportamento, apprendimento o socializzazione, oltre a malattie a carico di cuore, reni o del metabolismo. 

 

 
 
 

da sapere!

In una gravidanza bicoriale (ovvero con due distinte placente) il termine del parto va fissato a 37 settimane, mentre in quelle monocoriali (più rare) a 36.  

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti