Il parto a casa

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 08/01/2015 Aggiornato il 17/02/2015

Anche se in Italia ormai i bambini nascono per lo più in ospedale da più di mezzo secolo, alcune donne preferiscono ancora rivivere il magico momento della nascita tra le mura domestiche, in un ambiente familiare e intimo.

Case maternità, un'alternativa al parto in ospedale

Anche se in Italia ormai i bambini nascono per lo più in ospedale da più di mezzo secolo, alcune donne preferiscono ancora rivivere il magico momento della nascita tra le mura domestiche, in un ambiente familiare e intimo. Partorire a casa aiuta, infatti, la futura mamma a sentirsi più protetta e rassicurata dalla vicinanza delle persone care. Inoltre, la donna è più libera di seguire i propri tempi, scegliendo se stare a letto, alzarsi o mangiare qualcosa durante il travaglio. Questa esperienza può essere vissuta da tutte le future mamme che non presentino particolari problemi di salute, abbiano una gravidanza fisiologica, cioè normale, e partoriscano a termine (tra la 38ª e la 42ª settimana di gravidanza) un bambino di peso adeguato (tra i 2,5 e i 4 chili circa) in posizione cefalica (cioè che si presenta per nascere a testa in giù). Se si decide di partorire a casa è indispensabile contattare l’ostetrica per tempo, entro la 28ª settimana di gestazione, in modo da poter essere seguita da lei anche nel periodo che precede il parto. È molto importante, però, rivolgersi a professioniste con esperienza specifica: non è sufficiente essere ostetrica per avere la capacità di assistere una partoriente a domicilio.

A chi rivolgersi

In molte regioni d’Italia è possibile trovare associazioni di ostetriche o singole libere professioniste che eseguono il parto a domicilio. Per conoscere gli indirizzi e il numero di telefono delle strutture o delle professioniste più vicine alla propria città, è possibile contattare l’Associazione nazionale ostetriche parto a domicilio e casa maternità.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Ho avuto un aborto: posso cercare un’altra gravidanza?

28/11/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Dopo un'interruzione spontanea della gravidanza, si può senza dubbio cercare di rimanere incinta di nuovo, senza che sia necessario sottoporsi a indagini particolari. L'aborto è un'eventualità frequente prevista da madre natura per assicurare la nascita di bambini sani.   »

Tosse che non passa mai in un bimbo di sei anni: che fare?

27/11/2023 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Per capire quale possa essere la cura più adatta per controllare una tosse che si protrae per giorni e giorni è prima di tutto necessario focalizzarne l'origine.   »

Doloretti in 8^ settimana: cosa può essere?

27/11/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

A volte il fastidio al basso ventre che comapre in gravidanza può essere in relazione con la stipsi. Diventa dunque importante favorire l'attività dell'intestino con l'alimentazione e il movimento.   »

Cardirene: le donne incinte di 40 anni devono per forza assumerlo?

21/11/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Posto che le ragioni di una prescrizione vanno richieste al medico che l'ha effettuata, è senz'altro possibile che in caso di gravidanza in età avanzata, anche senza particolari fattori di rischio, venga indicato l'uso dell'aspirinetta (il Cardirene) per giocare d'anticipo sull'eventuale comparsa di...  »

Incinta a 35 anni: quali indagini è opportuno fare?

08/11/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

A prescindere dall'età materna al momento del concepimento, è opportuno che tutte le donne nel primo trimestre di gravidanza effettuino il test combinato o perlomeno la misurazione della TN (translucenza nucale), che rappresentano il metodo universale e raccomandato di screening delle anomalie fetali....  »

Fai la tua domanda agli specialisti