Il parto prematuro aumenta il rischio di asma?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 17/03/2014 Aggiornato il 17/03/2014

Un recente studio dimostra che i bambini hanno più probabilità di sviluppare asma e altri disturbi respiratori se il parto è stato prematuro

Il parto prematuro aumenta il rischio di asma?

L’asma è una malattia multifattoriale, dovuta all’interazione fra più fattori, non tutti noti. Fra questi potrebbe esserci anche il parto prematuro. Questa, perlomeno, è la conclusione cui è giunta una metanalisi condotta da un gruppo di ricercatori dei Paesi Bassi, del Maastricht University Medical Centre, e pubblicata sulla rivista PLoS Medicine.

Analizzati 30 studi scientifici

Le metanalisi sono ricerche rigorose che combinano i risultati di vari studi clinici e, con appositi metodi statistici, producono risultati “riassuntivi”. In questo caso, gli autori hanno considerato 30 studi che hanno riguardato complessivamente circa 1,5 milioni di bambini. Tutti avevano analizzato le conseguenze di un parto prematuro e/o i fattori connessi allo sviluppo dell’asma.

Prima nasce, più problemi ci sono

Dall’analisi dei tutti i dati, è emerso che fra parto prematuro e rischio di asma c’è effettivamente un’associazione. In particolare, gli autori hanno scoperto che i bambini nati prima delle 37 settimane di gravidanza avevano il 46% delle possibilità in più di quelli nati a termine di andare incontro ad asma o altri disordini legati al raffreddamento durante l’infanzia. Non solo. Si è visto che al decrescere dell’età gestazionale le probabilità di disturbi respiratori aumentavano: nei bimbi nati sotto le 31 settimane di gestazione, il rischio di asma e altre complicanze respiratorie era addirittura triplicato rispetto ai piccoli nati secondo i tempi previsti, a 40 settimane.

Polmoni poco sviluppati

Questi risultati, in realtà, non sono poi così sorprendenti. Infatti, occorre sapere che i bimbi nati in anticipo possono andare incontro a distress respiratorio: i polmoni non sono riusciti a svilupparsi completamente e di conseguenza la respirazione risulta più difficoltosa. Questo potrebbe in qualche modo facilitare anche la comparsa dell’asma in età infantile. 

In breve

SI’ ALLA CANGUROTERAPIA

In caso di parto prematuro è molto utile praticare la cosiddetta “canguroterapia”, ossia tenere il bebè a contatto diretto con la pelle della mamma. Chissà che questa pratica molto benefica non possa anche prevenire la comparsa dell’asma. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti