Parto indotto e pilotato

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 09/01/2015 Aggiornato il 09/01/2015

Nei casi in cui la gravidanza si protragga oltre il termine senza che il travaglio si sia avviato spontaneamente, si ricorre all'utilizzo di alcuni farmaci

Parto indotto e pilotato

Argomenti trattati

I farmaci sono utili sia per indurre, cioè per provocare, sia per pilotare il travaglio, cioè per accelerare le contrazioni nel caso in cui esse siano troppo lente. Negli ospedali italiani, di norma, si induce il travaglio quando la gravidanza ha superato la 41ª settimana e tre giorni. Dopo questo termine, infatti, il liquido amniotico nel quale è immerso il piccolo potrebbe scendere al di sotto dei valori normali e causare problemi al feto. Si ricorre all’aiuto dei farmaci anche quando il bebè nel pancione è in uno stato di sofferenza, per esempio se durante le ultime settimane è cresciuto meno, o al contrario, troppo e, quindi, si prevede un travaglio difficile per la mamma.

Parto indotto

La somministrazione dei farmaci per indurre il parto può avvenire in diversi modi:

  • inserendo in vagina le prostaglandine (sotto forma di ovuli o gel), sostanze naturali che stimolano la comparsa delle contrazioni;
  • immettendo tramite flebo nel braccio della mamma l’ossitocina, un ormone che provoca le contrazioni;
  • praticando la rottura artificiale (o amnioressi) delle membrane del sacco amniotico (nel caso in cui non si sia verificata in modo spontaneo. Si pratica inserendo in vagina uno strumento simile a un uncinetto per forare il sacco amniotico (la cavità che contiene il liquido nel quale è immerso il feto). Essa comporta la liberazione di prostaglandine (ormoni naturali), che in genere danno avvio al travaglio.

Parto pilotato

Si parla di parto pilotato quando il travaglio si avvia naturalmente, ma la dilatazione del collo (la parte inferiore) dell’utero è molto lenta: in questo caso, si ricorre all’utilizzo dell’ossitocina per intensificare e accelerare le contrazioni. A seconda del risultato ottenuto, la somministrazione del farmaco può essere aumentata, ridotta o sospesa nel corso del travaglio.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti