L’aborto non mette a rischio di parto pretermine in una gravidanza successiva

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 09/09/2013 Aggiornato il 09/09/2013

Se una donna va incontro a un aborto, ciò non pregiudicherà l’andamento di una gravidanza successiva. Lo dice un nuovo studio

L’aborto non mette a rischio di parto pretermine in una gravidanza successiva

Niente più timori per le donne che, in seguito a un aborto, tentano un’altra gravidanza. Uno studio ha, infatti, messo in discussione il legame, fino a questo momento riconosciuto, tra un aborto e la possibilità di portare avanti con successo e senza complicazioni una maternità successiva. La ricerca, condotta da Gordon Smith dell’Università di Cambridge (Gran Bretagna), ha dimostrato che le moderne tecniche di aborto, efficaci e sicure, non sono associate a un aumentato rischio di nascita pretermine a distanza di tempo.

Non è più un fattore di rischio

Fino agli anni ’80 l’aborto era annoverato tra i fattori di rischio di nascita prematura durante la gravidanza successiva all’interruzione. Nei successivi 20 anni, però, i casi che dimostravano questa associazione si sono progressivamente ridotti e, dal 2000 in poi, sono scomparsi del tutto. Alla luce di questi dati, è necessario che le Linee guida relative al rischio di parto pretermine vengano riaggiornate al più presto, per rassicurare le donne che hanno subito un aborto e si apprestano a vivere una gravidanza successiva.

I pericoli reali

Le cause più frequenti di parto pretermine sono la gravidanza gemellare e la presenza di complicazioni, come la gestosi, la placenta previa, il distacco della placenta o la rottura prematura delle membrane. Se, poi, la mamma soffre di diabete, pressione alta, fibromi, malformazioni all’utero o infezioni vaginali, il rischio cresce ulteriormente.

Le regole di prevenzione

Il parto prematuro non si può prevedere, ma si può prevenire, evitando fumo, alcol, eccesso di peso, stress e lavori pesanti. Influiscono anche l’età avanzata o troppo giovane della mamma, eventuali parti pretermine passati o precedenti gravidanze problematiche. 

In breve

UN TREND IN CALO

Nel 2011 le interruzioni volontarie di gravidanza hanno segnato un calo del 5,6% rispetto all’anno precedente. Il ricorso all’aborto risulta dimezzato rispetto al 1982, anno in cui si sono registrati più casi.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimbo di 17 mesi che vuole mangiare solo pane e frutta

04/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Chiara Boscaro

A un bambino che si rifiuta di mangiare la maggior parte dei cibi che gli vengono proposti non deve essere data come alternativa nutrirsi con snack di vario tipo. Bisogna invece rimanere fermi nella decisione di continuare a proporgli solo quanto è giusto assuma per crescere bene.   »

Bimba di due anni che da quando va al nido si ammala spesso (e prima mai)

04/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Ripetute infezioni virali sono lo scotto che i bambini devono pagare quando iniziano a frequentare il nido o la scuola materna. Ma queste malattie non devono preoccupare, ma essere giudicate, oltre che accadimenti normali, anche un allenamento utile allo sviluppo di difese immunitarie efficienti.   »

Referto dell’ecografia morfologica: come capire se c’è qualcosa che non va?

28/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il medico che effettua l'ecografia morfologica non rileva anomalie, non ha senso arrovellarsi sul referto. Se ci fosse stato qualcosa che non va sarebbe stato comunicato. In Inghilterra non vengono rilasciati alle pazienti i risultati degli esami proprio per evitare preoccupazioni inutili a chi non...  »

Mutazioni MTHFR eterozigote e PAI 4g/4g omozigote: possono causare l’aborto?

24/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'interruzione spontanea di una gravidanza iniziale è quasi sempre dovuta a uno sbilanciamento cromosomico del feto e non a mutazioni che di fatto non impediscono in assoluto che una gestazione vada a buon fine, come dimostra il fatto che tantissime donne che ne sono interessate hanno figli.   »

Fai la tua domanda agli specialisti