Metodi per la respirazione nel travaglio e nel parto

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 08/01/2015 Aggiornato il 23/01/2015

L’insegnamento dei metodi della respirazione corretta è uno dei capisaldi del corso preparto: in pratica, alle future mamme viene insegnato come si fa a respirare bene durante il travaglio e il parto. Ecco perché

Metodi per la respirazione nel travaglio e nel parto

La respirazione, oltre a essere indispensabile per garantire una buona ossigenazione alla futura mamma e al bebè nel pancione, presenta anche caratteristiche particolari che ne fanno uno strumento utilissimo non solo durante la gravidanza, ma anche durante il travaglio e il parto. Si tratta, inoltre, di una funzione dell’organismo che può essere involontaria (per esempio, durante il sonno o quando non vi si presta attenzione), ma anche volontaria e controllabile in maniera cosciente.

La respirazione è strettamente collegata anche agli stati d’animo e alle condizioni psicologiche: quando si è rilassati è calma e profonda, ma può diventare superficiale e irregolare in caso di forti emozioni. In questi casi, può bastare l’abitudine a concentrarsi sulla propria respirazione, riportandola gradualmente a livelli di normalità, per contrastare anche l’emozione che ne ha provocato l’alterazione. Respirare nel modo giusto costituisce, quindi, anche uno strumento per rilassarsi volontariamente e per gestire le emozioni.

Prendere coscienza di come si respira durante il movimento facilita anche l’esecuzione degli esercizi, in quanto aiuta a sciogliere eventuali tensioni e rigidità, favorendo l’allungamento dei muscoli. In particolare, durante il travaglio, una buona respirazione aiuta a rilassarsi e a sciogliere eventuali tensioni tra una contrazione e l’altra, permettendo così un più rapido recupero di energia e uno stato di abbandono che facilita il lavoro del corpo per favorire la nascita.

Infine, è proprio nel momento del parto che la respirazione diviene cruciale, in quanto facilita e rende più efficaci le spinte espulsive, continuando al tempo stesso a garantire una buona ossigenazione alla mamma e al bambino.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Profilassi anti D e test di Coombs indiretto positivo: va bene?

25/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Un test di Coombs indiretto che risulta positivo dopo la somministrazione di immunoglobuline anti D, esprime che la profilassi ha funzionato e che il bambino è protetto.   »

Bimbo di sei mesi con la testa un po’ più piccola della media

25/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Stefano Geraci

Se a una circonferenza cranica inferiore alla media non si associa alcun segnale preoccupante e, in più, la testina cresce a un ritmo regolare, si può pensare che si tratti non già di un'anomalia, ma di una caratteristica ereditaria.   »

Aborto spontaneo: dopo quanto si può cercare un’altra gravidanza?

18/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'ovulazione si verifica 30 giorni dopo un aborto spontaneo ed è possibile concepire anche in questa circostanza senza che vi siano rischi di un qualsiasi tipo.  »

Mamma bianca con occhi chiari, papà nero con occhi scuri: che occhi avrà il bambino?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Una coppia formata da un genitore con gli occhi scuri e da un genitore con gli occhi chiari avrà molto più facilmente un bambino con occhi scuri. A meno che gli ascendenti del primo genitore non abbiano occhi chiari, eventualità che per le persone di pelle scura è davvero rara.  »

Fai la tua domanda agli specialisti