Metodo Stamina e conservazione del cordone: nulla in comune!

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 29/04/2014 Aggiornato il 29/04/2014

I trattamenti non sono paragonabili. Se per il metodo Stamina esistono polemiche e controversie, sull’efficacia del sangue del cordone ombelicale non ci sono dubbi

Metodo Stamina e conservazione del cordone: nulla in comune!

Se ne sente parlare quasi ogni giorno, tra sentenze di tribunali, testimonianze di genitori di malati e opinioni varie. Eppure, sul metodo Stamina del dottor Vannoni non è facile fare chiarezza. Su una cosa, però, sono tutti d’accordo: non c’entra nulla con il trattamento che prevede la conservazione e l’uso delle cellule staminali del cordone ombelicale. Ecco perché.

Il metodo Stamina

Si tratta di un

trattamento molto discusso, ideato da Davide Vannoni e proposto dalla Stamina Foundation, un’organizzazione da lui presieduta, che prevede di curare malattie neurologiche degenerative mediante l’infusione di cellule neuronali ottenute dalla “manipolazione” in laboratorio di cellule staminali adulte. Non risultano a oggi pubblicazioni scientifiche che confermino l’efficacia terapeutica di questo metodo.

Le cellule staminali del cordone ombelicale

Conservare le cellule staminali del cordone ombelicale di un neonato è invece una pratica la cui efficacia è riconosciuta da tantissimi anni. Il primo trapianto effettuato con queste cellule, infatti, è avvenuto con successo nel 1988 e da allora ne sono stati eseguiti ben più di 30mila. Ci sono poi centinaia di studi e pubblicazioni di autorevoli ricercatori che ne confermano l’utilità in molti settori.

Applicazioni diverse

Il metodo Stamina, a oggi, anche solo per essere utilizzato come cura compassionevole, ha bisogno di autorizzazione giudiziaria. Al contrario il ministero della Salute ha riconosciuto che le cellule staminali da cordone rappresentano una cura di “comprovata efficacia” per oltre 80 patologie, tra cui le leucemie infantili. Per la conservazione e l’uso, l’Italia autorizza sia la donazione pubblica sia la conservazione privata verso strutture estere. 

In breve

UN TEMA DIFFICILE DA COMPRENDERE

È stato condotto un sondaggio da Ispo Ricerche per Assobiotec sulle conoscenze degli italiani sul tema delle cellule staminali dal quale è merso che meno del 50% degli italiani sa bene di che cosa si tratti. È importante, però, informarsi bene quando si può decidere se conservarle per il futuro del proprio bambino.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Acido folico: è pericoloso non averlo assunto fino alla 16^ settimana?

08/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'integrazione di acido folico è raccomandata nel periodo preconcezionale fino al termine del primo trimestre, tuttavia grazie alla nostra alimentazione non si rischiano gravi carenze, quindi se per qualunque ragione non è stato impiegato quando si doveva è facile che non emergano problemi.   »

Valore delle beta: le settimane come vengono conteggiate?

05/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La tabella di riferimento in cui sono riportati i valori desiderabili delle beta hCG considera le settimane di gravidanza in modo diverso dal calendario ostetrico. Più di preciso, rispetto a questo indica due settimane in meno.   »

Assenza di un rene scoperta dalla morfologica: che succederà alla nascita?

03/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

Un bimbo che nasce senza un rene, se non vi sono altre anomalie (malformazioni o patologie cromosomiche o genetiche), può contare su un'aspettativa e una qualità di vita sovrapponibili a quelle della popolazione generale.  »

Fai la tua domanda agli specialisti