Parto cesareo: quando è la mamma a volerlo

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 29/10/2013 Aggiornato il 29/10/2013

Per paura, per comodità, per evitare i rischi del parto naturale: sono essenzialmente questi i motivi che possono portare la mamma a richiedere il parto cesareo

Parto cesareo: quando è la mamma a volerlo

Non sempre è il medico a decidere di procedere con un

parto cesareo

, a causa delle condizioni mediche di mamma e bebè. Talvolta, è la donna a volerlo. Ecco per quali ragioni. Innanzitutto, per alcune mamme, il parto cesareo è sinonimo di sicurezza. Ai loro occhi, infatti, un intervento chirurgico programmato nasconde meno insidie rispetto a un evento imprevedibile, come è il parto naturale. In realtà, è vero il contrario.

Sottovalutati i rischi

Il parto cesareo, infatti, in quanto operazione chirurgica, può comportare alcuni pericoli. Si calcola che i rischi immediati e successivi siano circa tre volte (2,8) superiori a quelli di un parto vaginale sia per la mamma sia per il bebè.

Sembra una “scorciatoia”

Spesso le donne optano per la via chirurgica perché hanno paura del dolore del travaglio e del parto in sé. Quindi, piuttosto che affrontare un percorso sconosciuto, ma sicuramente faticoso e impegnativo, preferiscono affidarsi a un metodo che all’apparenza sembra più “facile”. Invece, non è così. Infatti, la ripresa dopo un cesareo è molto più lenta e lunga rispetto a quella di un parto naturale. Tutta colpa dell’anestesia, dell’incisione e della ferita. Talvolta, infine, la paura del parto deriva da una precedente esperienza traumatica. Se la donna ha già altri figli e ha avuto parti naturali difficili o complicati, può provare un vero e proprio terrore davanti alla prospettiva di un nuovo travaglio. Per questo, può chiedere al ginecologo di far nascere il nuovo piccolo per via chirurgica.

Programmato in anticipo

Infine, agli occhi di alcune donne il parto cesareo è più comodo. In effetti, a differenza di quello per via vaginale, può essere programmato in anticipo. Questo permette di organizzare al meglio le proprie attività. Si tratta di un vantaggio per le mamme molto impegnate, con una professione di responsabilità.

 

In breve

CHE COSA AVVIENE NELLE STRUTTURE PUBBLICHE

In genere, nelle strutture pubbliche, non si effettuano cesarei su richiesta della donna. Serve, comunque, l’indicazione del ginecologo.  

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti