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Un parto dolce in un’atmosfera serena e rilassante, secondo i principi della medicina olistica. È quanto propone gratuitamente la Clinica Villa Pia di Roma che ha inaugurato una nuova sala parto, unica nel suo genere nel Lazio. Alle future mamme sarà offerta la possibilità di mettere al mondo il proprio bambino in acqua, un’opzione scelta da una donna su dieci in Italia negli ultimi anni. Al parto può assistere anche il papà.
Come avviene il parto in acqua
“La nuova sala parto – spiega il professor Riccardo Ingallina, direttore dell’U.O. di Ostetricia e Ginecologi di Villa Pia – è in grado di fornire un ambiente più silenzioso, con un sottofondo musicale, un’illuminazione diffusa e la privacy familiare”. La partoriente viene fatta sistemare in una comoda vasca, dove ha piena libertà di movimento, successivamente riempita d’acqua calda con temperature tra i 33 e i 37 gradi. La temperatura può essere regolata, c’è un ricambio continuo dell’acqua accuratamente filtrata e l’espulsione del feto è naturale”.
I vantaggi di questa procedura
Questo tipo di parto riduce i tempi per la dilatazione e contiene i rischi di traumi, perché l’acqua agevola la distensione dei tessuti ed esercita un effetto rilassante sul corpo. Inoltre, la mente viene distolta dal dolore. “Il passaggio dal liquido amniotico al liquido in vasca – sottolinea ancora Ingallina – è meno traumatizzante per il neonato: c’è quindi un minore intervento del medico, si riducono i tempi di nascita, e si crea un maggiore contatto tra madre e figlio”. Inoltre, la Clinica Villa Pia di Roma offre l’opportunità di prelevare e donare cellule staminali dal cordone ombelicale, grazie a una convenzione con l’Università la Sapienza di Roma.
Un trend in crescita
Dopo il rapido aumento dei parti in acqua degli ultimi anni, che ha portato una donna su dieci a optare per questa soluzione, gli specialisti prevedono un incremento importante nei prossimi cinque anni: si potrebbe arrivare a un parto su cinque. “Sembra che le mamme di oggi preferiscano un approccio meno severo e più sereno – osserva Daniela Bottari, amministratore unico della Clinica Villa Pia – per questo scelgono un’atmosfera più vicina a quella della propria casa, più familiare”.
Quando è sconsigliato
Il parto in acqua è sconsigliato nei casi di gravidanze a rischio, in quelle prima del termine e nei parti gemellari. Inoltre, il feto deve aver superato positivamente i test sierologici e non devono esserci infezioni cutanee o stati febbrili. Nel resto dei casi, costituisce un’ottima alternativa al parto tradizionale perché pone le partorienti in un ambiente confortevole, avvalendosi del supporto di cromoterapia, aromaterapia e musicoterapia.