Parto in casa, allarme dei neonatologi: può essere rischioso

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 06/06/2019 Aggiornato il 06/06/2019

In occasione della Giornata Mondiale del Parto in Casa gli specialisti della Sin, Società italiana di neonatologia, ribadiscono i pericoli legati a questa scelta

Parto in casa, allarme dei neonatologi: può essere rischioso

I neonatologi italiani lanciano l’allarme sul parto in casa, di cui si celebra oggi la Giornata Mondiale. Una scelta che, secondo la Sin (Società italiana di neonatologia), mette a rischio la salute del bambino e della mamma. Anche se la percentuale è ancora bassa rispetto al totale dei neonati (0,1%), la tendenza è in crescita e si stimano in Italia circa 500 parti a domicilio o in case maternità all’anno. Importante, quindi, ribadire le criticità legate a questa scelta.

Complicanze impreviste

I neonatologi italiani lanciano un allarme sul parto in casa perché, anche se la maggior parte delle donne sane ha un parto fisiologico e una gravidanza senza problemi (del resto, la gran parte delle nascite potrebbe avvenire senza la necessità di interventi medici), non è mai possibile escludere con certezza la possibilità che si presentino delle complicazioni, che mettono a rischio la salute di mamma e bambino e implicano un immediato trasferimento in ospedale. Il trasferimento, peraltro, è un evento frequente nelle nullipare (ossia donne al primo parto), con un’incidenza di circa il 40%, meno nelle pluripare (10%).

Più sicuro l’ospedale

Non solo i neonatologi italiani lanciano un allarme sul parto in casa. Anche l’American academy of pediatrics e l’American college of obstetricians and gynecologists sostengono che l’ospedale è il posto più sicuro dove partorire: per quanto il rischio assoluto possa essere basso, è prevista una variabile associata a un aumentato rischio di patologie neonatali.

6 indicazioni da seguire

Tuttavia, qualora una donna decida di optare per il parto a domicilio, ecco come affrontare la nascita nelle condizioni di maggiore sicurezza possibile.

  1. La donna deve essere informata sui rischi del parto a domicilio e sull’organizzazione dello stesso nella città dove intende partorire.
  2. Deve esservi un presidio ospedaliero attrezzato facilmente raggiungibile.
  3. Deve essere garantito un trasporto rapido in ospedale a opera di personal esperto e addestrato nelle manovre di rianimazione.
  4. Occorre allertare in forma preventiva l’ospedale con un reparto di terapia intensiva neonatale più vicino.
  5. La futura mamma deve rivolgersi a un’ostetrica con formazione specifica nel parto a domicilio e documentata capacità di manovre rianimatorie neonatali.
  6. È necessario garantire al neonato e alla mamma, nelle ore immediatamente dopo il parto, tutti i controlli necessari e di routine.
      
 
 
 

da sapere!

Un’alternativa al parto in casa è rappresentata dalla nascita nelle Case maternità, dove si tiene conto non solo dell’esigenza di intimità della gestante ma anche della sicurezza di mamma e bebè.

 

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Profilassi anti D e test di Coombs indiretto positivo: va bene?

25/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Un test di Coombs indiretto che risulta positivo dopo la somministrazione di immunoglobuline anti D, esprime che la profilassi ha funzionato e che il bambino è protetto.   »

Bimbo di sei mesi con la testa un po’ più piccola della media

25/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Stefano Geraci

Se a una circonferenza cranica inferiore alla media non si associa alcun segnale preoccupante e, in più, la testina cresce a un ritmo regolare, si può pensare che si tratti non già di un'anomalia, ma di una caratteristica ereditaria.   »

Aborto spontaneo: dopo quanto si può cercare un’altra gravidanza?

18/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'ovulazione si verifica 30 giorni dopo un aborto spontaneo ed è possibile concepire anche in questa circostanza senza che vi siano rischi di un qualsiasi tipo.  »

Mamma bianca con occhi chiari, papà nero con occhi scuri: che occhi avrà il bambino?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Una coppia formata da un genitore con gli occhi scuri e da un genitore con gli occhi chiari avrà molto più facilmente un bambino con occhi scuri. A meno che gli ascendenti del primo genitore non abbiano occhi chiari, eventualità che per le persone di pelle scura è davvero rara.  »

Fai la tua domanda agli specialisti