Parto in casa: quali rischi per il neonato?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 12/03/2014 Aggiornato il 12/03/2014

Secondo un recente studio, le mamme non conoscono tutti i rischi del parto in casa, in particolare quello di maggiore disabilità per il bebè

Parto in casa: quali rischi per il neonato?

Sicuramente è una soluzione che garantisce maggiore intimità e naturalezza. Il parto in casa, infatti, avviene in un’atmosfera più rilassata e in un ambiente in cui la mamma si sente completamente a proprio agio. Tuttavia, non mancano i rischi. Molti dei quali sono sconosciuti ai genitori. Lo rivela un recente studio condotto da un gruppo di ricercatori britannici e australiani, dell’Oxford University e della University of Melbourne, pubblicato sul Journal of Medical Ethics.

Ignorati i pericoli

Gli autori hanno condotto una ricerca su un gruppo di mamme per capire se conoscessero tutti i pericoli associati al parto in casa. Ebbene, secondo i dati raccolti, la maggior parte delle donne non è completamente consapevole di cosa significhi preferire la propria camera da letto alla sala parto dell’ospedale. In particolare, è emerso che i genitori considerano solamente il pericolo di morte. Non sanno, invece, che c’è un rischio, abbastanza elevato, di disabilità del neonato. Rischi che potrebbero essere arginati se, per esempio, si optasse per le case maternità.

Pochi studi e scarsa informazione

Ma per quali ragioni madri e padri sono scarsamente informati su questo argomento? Secondo gli esperti, la responsabilità non è solo di ostetriche e ginecologi che non spiegano in maniera sufficientemente dettagliata vantaggi e svantaggi del parto in casa e dei genitori stessi, che compiono questa scelta senza rifletterci con la giusta attenzione. Anche la ricerca scientifica non aiuta: sono ancora pochi gli studi che analizzano gli effettivi rischi di questo tipo di parto sulla salute futura del bambino. Tuttavia, è bene precisare che da tutte le ricerche effettuate fino a ora emerge che il parto in casa si associa a un maggior di rischio di morte, invalidità e ricovero in terapia intensiva neonatale rispetto alla nascita in ospedale.

 

In breve

SOLO IN CERTI CASI

Il parto in casa è indicato solo per donne selezionate, che abbiano avuto una gravidanza senza problemi e siano a basso rischio. In questi casi garantisce molti vantaggi, purché i genitori si organizzino al meglio.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti