I bambini nati con parto prematuro tra la 37a e la 38a settimana gestazionale hanno un rischio aumentato di sviluppare il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (Adhd, dall’inglese Attention deficit hyperactivity disorder) rispetto ai bimbi nati a 39-41 settimane. La notizia arriva da uno studio pubblicato sul Journal of Pediatrics dalla Rutgers University di New Brunswick (New Jersey, Stati Uniti), il cui obiettivo era stimare l’eventuale associazione, tra i bambini nati a termine (38-41 settimane), tra età gestazionale alla nascita e sintomi correlati al disturbo da deficit di attenzione e iperattività all’età di 9 anni.
I ricercatori hanno monitorato circa 1400 bambini statunitensi all’interno dello studio Fragile Families and Child Wellbeing che all’età di 9 anni sono stati valutati dai loro insegnanti relativamente a eventuali sintomi legati a iperattività, Adhd, comportamento oppositivo e problemi cognitivi/disattenzione.
Dall’incrocio dei dati è emerso che ogni settimana di età gestazionale a termine era associata a punteggi di iperattività inferiori del 6% e a punteggi di Adhd e problemi cognitivi/disattenzione inferiori del 5% e che rispetto ai parti avvenuti a 39-41 settimane le nascite anticipate anche di poche settimane (37-38 settimane) risultano associate a punteggi di iperattività più alti del 23% e a punteggi di Adhd più alti del 17%. Non sono invece state evidenziate associazioni significative tra parto prematuro e comportamento oppositivo. “I nostri risultati – scrivono i ricercatori – si aggiungono alle attuali raccomandazioni di ritardare i parti programmati ad almeno 39 settimane, e suggeriscono che vengano effettuati screening regolari per i sintomi dell’Adhd per i bambini nati tra le 37 e le 38 settimane di gestazione”.
L’Adhd può essere definita come “una situazione/stato persistente di disattenzione e/o iperattività e impulsività più frequente e grave di quanto tipicamente si osservi in bambini di pari livello di sviluppo”. I sintomi chiave di questa condizione sono la disattenzione, l’iperattività e l’impulsività, presenti per almeno 6 mesi e comparsi prima dei sette anni di età. I bambini con Adhd:
- hanno difficoltà a completare qualsiasi attività che richieda concentrazione
- sembrano non ascoltare nulla di quanto gli viene detto
- sono eccessivamente vivaci, corrono o si arrampicano, saltano sulle sedie
- si distraggono molto facilmente
- parlano in continuazione, rispondendo in modo irruento prima di ascoltare tutta la domanda
- non riescono ad aspettare il proprio turno in coda o in un gruppo di lavoro
- possono manifestare serie difficoltà di apprendimento che rischiano di farli restare indietro rispetto ai compagni di classe, con danni emotivi.