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Alla base di un parto prematuro potrebbe esserci un singolo batterio che infetta la vagina della gestante. È quanto sostengono due studi condotti da alcuni ricercatori statunitensi della Washington University di Saint Louis, pubblicati su “Plos One” e sul “Journal of Biological Chemistry”.
Un’infezione della vagina
Il parto prematuro può essere scatenato da tante cause diverse. Fra queste, una abbastanza comune è la vaginosi, ossia un’infezione vaginale a opera di alcuni batteri. Questi ultimi, infatti, possono risalire verso l’utero e rappresentare un pericolo per la salute del bambino e il proseguimento della gestazione. E provocare un parto prematuro.
Le cause non sono ancora certe
A oggi, non si sa ancora con certezza quali possano essere i batteri che scatenano la vaginosi e, in caso di gravidanza, anche parti prematuri. Fra gli esperti è in corso da tempo un dibattito per stabilire i responsabili. Prima d’ora, però, non era stata vagliata l’ipotesi che tutto possa dipendere dall’opera di un singolo batterio. I due nuovi studi potrebbero aiutare a fare chiarezza.
Tutta colpa della Garnerella vaginalis
I ricercatori hanno condotto delle analisi su campioni di fluido vaginale e alcuni test sui topi. Hanno così scoperto che la causa più probabile di vaginosi è rappresentata dall’azione di un singolo batterio: la Gardnerella vaginalis. Secondo gli autori “Questo studio è il primo passo per capire come eliminare questa patologia, che colpisce una donna ogni tre, e gli effetti gravi che provoca”. A volte, infatti, per evitare un parto prematuro non basta nemmeno il riposo assoluto.