Parto pretermine: individuata una molecola che può prevenirlo

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 06/09/2017 Aggiornato il 06/09/2017

Una particolare sostanza potrebbe impedire il parto pretermine nelle gravidanze a rischio, evitando serie complicanze al bebè

Parto pretermine: individuata una molecola che può prevenirlo

Un’équipe di ricercatori della Clinica ginecologica dell’ospedale universitario di Berna, di cui fanno parte anche specialisti italiani, ha scoperto che la molecola che viene prodotta dall’ovocita allo scopo di agevolare, dopo la fecondazione, l’annidamento dell’embrione nella parete uterina può impedire il parto pretermine. Si tratta di un passo avanti di grande rilevanza perché nascere prima del tempo può esporre il bambino a vari problemi psico-fisici legati al suo incompleto sviluppo e al suo peso modesto.

Si può produrre in laboratorio

La molecola in questione è chiamata con l’acronimo PIF, dall’inglese “pre implantation factor (fattore pre-impianto) e può essere prodotta in laboratorio. Per il momento è stata somministrata alle cavie e i risultati ottenuti sono stati definiti da Martin Muller, responsabile dello studio, “molto promettenti”.  Così promettenti da incoraggiare i ricercatori a proseguire sulla strada intrapresa, il cui traguardo è potere un giorno somministrare il PIF alle donne in gravidanza a rischio di parto pretermine al fine di evitarlo e consentire alla gestazione di proseguire fino alla sua naturale scadenza (o almeno fino alla 37a settimana).

Tante cause all’origine

Si parla di parto pretermine quando la nascita avviene prima della 37a settimana di gravidanza. Le possibili cause sono numerose e comprendono il fumo di sigaretta, le malformazioni dell’utero, le infezioni vaginali e, più in generale, uno stile di vita scorretto. Il rischio si pone anche per le donne con importanti problemi psicologici o che vivono in condizione di grave disagio socio-economico.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Per convenzione, la durata della gravidanza è di 40 settimane che vanno conteggiate a partire dal primo giorno di inizio dell’ultima mestruazione. In realtà, solo una piccolissima percentuale di donne partorisce proprio in questa data.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti