Tappo mucoso: cos’è e come riconoscerlo

Francesca Scarabelli A cura di Francesca Scarabelli Pubblicato il 08/04/2024 Aggiornato il 08/04/2024

A fine gravidanza la perdita del tappo mucoso è un evento che può preannunciare l'inizio del travaglio. Vediamo quindi come riconoscerlo e cosa fare.

tappo mucoso

Il tappo mucoso è un liquido denso che si forma sulla cervice uterina o all’interno del collo dell’utero durante il periodo di gravidanza. Questo muco, di natura gelatinosa e di colore bianco giallastro, è una sorta di barriera di protezione, che ha due funzioni principali: chiudere la cavità dell’utero “sigillandola” e proteggere la cavità uterina da funghi, virus e batteri che potrebbero danneggiare il feto. In questo modo il canale della cervice è “ostruito” dal tappo mucoso e quindi non c’è più un collegamento diretto tra la vagina e l’interno dell’utero, evitando così che eventuali infezioni vaginali possano esporre il feto a dei rischi. Il tappo mucoso ha inoltre caratteristiche antivirali e antibatteriche, che potenziano la sua funzione di barriera.

La perdita del tappo mucoso in gravidanza

Il tappo mucoso in gravidanza è di fondamentale importanza per il benessere di mamma e bambino. Durante i nove mesi, il corpo della futura mamma sperimenta diversi cambiamenti ed eventi, alcuni dei quali possono forse causare un po’ di preoccupazione. La perdita del tappo mucoso, ad esempio, è uno dei segnali che indicano che la data del parto si sta avvicinando: vediamo insieme di cosa si tratta e tutto quello che c’è da sapere su questo evento assolutamente normale.

Tappo mucoso

Foto di Yan Krukau da Pexels

La perdita del tappo mucoso avviene di solito nelle ultime settimane di gravidanza e preannuncia il parto, anche se potrebbero trascorrere delle intere settimane tra i due eventi. Questo fenomeno avviene perché il collo dell’utero comincia a modificarsi e a dilatarsi in vista del momento del travaglio; in questa fase il tappo mucoso comincia a sciogliersi fino a fuoriuscire completamente.

Come riconoscerlo

La perdita del tappo mucoso si presenta come l’espulsione di materiale acquoso o gelatinoso, in genere di colore biancastro. Possono esserci piccole tracce di sangue che non devono però destare preoccupazione: sono infatti provocate dalla rottura di piccoli capillari dovuta alla dilatazione dell’utero. Dalla perdita del tappo mucoso possono passare delle ore oppure addirittura delle settimane prima del momento del parto, ma la situazione deve essere monitorata per avere indicazioni sullo stato di salute della mamma e del nascituro. Ci sono infatti alcuni segnali che possono indicare il rischio di un parto pretermine, di una rottura delle membrane amniotiche o di un’infezione.

A cosa prestare attenzione?

La presenza di piccole striature di sangue nel tappo mucoso è normale, così come delle tracce più scure o marroni, che non sono altro che tracce ematiche che si sono formate all’inizio della gravidanza e sono rimaste nel tappo mucoso più a lungo.

Tappo mucoso

Foto di MART PRODUCTION da Pexels

Il materiale espulso deve essere comunque tenuto sotto controllo, facendo particolare attenzione ad alcune situazioni e ad alcuni segnali, che è meglio segnalare subito al proprio ginecologo:

  • perdita precoce del tappo mucoso, prima della 34/35esima settimana di gravidanza. In questo caso è meglio sottoporsi a una visita ginecologica per controllare la dilatazione della cervice e l’eventuale rischio di un parto pretermine;
  • secrezioni troppo abbondanti, tanto da richiedere l’uso di un assorbente. Questo potrebbe indicare la rottura delle membrane amniotiche, un’eventualità da controllare con il proprio ginecologo;
  • abbondanti tracce di sangue di colore rosso acceso, che potrebbero segnalare un distacco della placenta;
  • perdite di colore verde, che potrebbero indicare sofferenza fetale;
  • tappo mucoso giallo e/o maleodorante, che potrebbero segnalare un’infezione in corso;
  • tappo mucoso marrone, che potrebbe segnalare una perdita di sangue più consistente del normale.

Cosa fare quando si perde?

La perdita del tappo mucoso può avvenire in un’unica soluzione oppure in più momenti e in piccole quantità; in questo caso può anche capitare di non accorgersene, anche per via del fatto che questo evento è indolore.

Se ci si accorge di aver perso il tappo mucoso non bisogna allarmarsi, ma monitorare le perdite valutando la loro consistenza e il loro colore per assicurarsi che tutto vada per il meglio. Bisogna poi ascoltare i segnali del proprio corpo: dopo la perdita del tappo mucoso l’inizio del travaglio può essere imminente, ma possono anche passare giorni o intere settimane, quindi in assenza di altri sintomi è inutile affrettarsi a correre in ospedale.

In copertina foto di Daniel Reche da Pexels

 
 
 

In breve

Qualche tempo prima del parto si verifica la perdita del tappo mucoso. Si tratta di un evento normale quindi non c’è bisogno di allarmarsi, ma ci sono alcune cose a cui prestare attenzione.

 

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