La fase di transizione durante il travaglio

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 09/01/2015 Aggiornato il 26/01/2015

Quella di transizione è sicuramente la fase più faticosa e debilitante, in quanto le contrazioni si fanno sempre più frequenti

La fase di transizione durante il travaglio

Le contrazioni si susseguono ogni 2-3 minuti e durano circa 60-90 secondi, con picchi molto intensi che durano per la maggior parte del tempo. La futura mamma può avere l’impressione che le contrazioni non cessino mai del tutto e di non riuscire a rilassarsi completamente tra l’una e l’altra. In genere, la dilatazione del collo dell’utero raggiunge i 10 centimetri di diametro. La donna può cominciare ad avvertire a questo punto lo stimolo a spingere, in quanto la testa del bambino (che ormai è sceso completamente nel canale del parto) inizia a premere sul tratto finale del canale stesso. La partoriente ora percepisce una forte pressione alla parte bassa della schiena e nella zona del perineo (la zona muscolare compresa tra la vagina e l’ano), talvolta accompagnata dallo stimolo a spingere oppure a defecare.

Mentre continua il monitoraggio cardiotografico fetale, l’ostetrica si accerta del livello della dilatazione dell’utero e, se la partoriente lo desidera, può sorseggiare piccole quantità di liquidi. Nel frattempo, permangono le perdite vaginali di liquido miste a sangue, via via che si rompono i capillari del collo dell’utero. La futura mamma, in questa fase del travaglio, può anche avvertire dei crampi (contrazioni involontarie dei muscoli) alle gambe, nausea e vomito e, in genere, si sente molto stanca e spossata. In questo momento la partoriente non deve ancora seguire l’impulso di spingere, ma continuare a respirare profondamente: spingere contro il collo dell’utero quando questo non è ancora del tutto dilatato, può produrre, infatti, lacerazioni del collo stesso. Tra una contrazione e l’altra è bene rilassarsi con una respirazione lenta e regolare, mettendo in pratica quanto appreso in occasione dei corsi preparto o seguendo le indicazioni dell’ostetrica.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Bimbo di sei mesi che reclama ancora il seno di notte: che fare?

15/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A volte, per risolvere il problema dei risvegli notturni per la poppata è sufficiente introdurre la seconda pappa a cena. A sei mesi, infatti, il bambino potrebbe reclamare il seno di notte solo perché ha fame.   »

Movimenti fetali in 29^ settimana: è normale che siano cambiati rispetto a prima?

10/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In effetti, è possibile che i movimenti fetali non siano sempre uguali, ma quello che conta è riuscire ad avvertirli. Per riuscirci ogni volta che si vuole ci sono piccoli trucchi.   »

Valore delle beta: le settimane come vengono conteggiate?

05/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La tabella di riferimento in cui sono riportati i valori desiderabili delle beta hCG considera le settimane di gravidanza in modo diverso dal calendario ostetrico. Più di preciso, rispetto a questo indica due settimane in meno.   »

Fai la tua domanda agli specialisti