Problemi alla vista in gravidanza: possono peggiorare? Cosa fare?

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 23/12/2025 Aggiornato il 23/12/2025

Non è vero che la miopia peggiora durante la gravidanza, ma è opportuno sottoporsi a una visita oculistica soprattutto se si hanno problemi preesistenti alla vista

Problemi alla vista in gravidanza: possono peggiorare? Cosa fare?

I problemi alla vista in gravidanza possono presentarsi in forma di visione offuscata o difficoltà di messa a fuoco. Quasi sempre questi disturbi sono legati a condizioni tipiche della gestazione, come sbalzi di pressione arteriosa o carenza di alcune sostanze nel sangue. I disturbi davvero seri sono rari e si possono presentare nelle persone in cui sono già presenti malattie della vista. È importante, soprattutto se si soffre di miopia o se si hanno altri problemi agli occhi, effettuare controlli regolari dallo specialista.

Prime settimane

Durante le prime settimane di gravidanza è possibile avvertire qualche disturbo della vista, legato all’aumento dei livelli di alcuni ormoni e all’aumento di volume del sangue, in conseguenza delle maggiori richieste dell’organismo materno per le esigenze di crescita del feto.

Secchezza oculare

Nelle prime settimane di gravidanza può comparire secchezza oculare, che non causa esattamente disturbi visivi, ma può alterare il confort degli occhi. Il fastidio si fa più intenso quando si lavora al pc, oppure si trascorre del tempo in ambienti surriscaldati, con aria secca. La secchezza oculare in gravidanza è dovuta alle variazioni ormonali, soprattutto all’aumento del progesterone, che riducono la produzione del film lacrimale. La sonnolenza tipica del primo trimestre di attesa può acuire questa sensazione. Per avere sollievo è possibile utilizzare lacrime artificiali monodose a base di sostanze naturali, che possono essere suggerite dal medico oppure dal farmacista.

Visione offuscata

Sempre nel primo trimestre di gravidanza, ma anche più avanti, si può avere l’impressione di una visuale un po’ offuscata. È bene parlarne con il medico oppure con l’oculista, ma non è detto che ci si debba preoccupare. A volte è sufficiente un esame del sangue con emocromo per individuare una possibile anemia da carenza di ferro, piuttosto frequente nelle gestanti. Lo scarso livello di ferro in circolo può causare una sofferenza dei tessuti oculari e perfino del nervo ottico, interferendo con la trasmissione degli impulsi luminosi. Una cura con integratori a base di ferro può risolvere il problema, ma se persiste è bene parlare con l’oculista.

Cosa fare se la vista peggiora

Può quindi succedere che si verifichi un transitorio peggioramento della capacità visiva, legato però a condizioni dell’organismo che possono verificarsi tipicamente in gravidanza. Ovviamente, se si notano disturbi si deve parlare subito con il ginecologo e con l’oculista, per effettuare accertamenti.

Il calo permanente della vista è un luogo comune, non provato da studi scientifici e frutto, invece, di una convinzione popolare dovuta al fatto che, come è stato spiegato, i disturbi della vista in gravidanza possono esser legati a situazioni momentanee.

Dopo il parto, però, la situazione torna a essere quella di prima e la donna può anche allattare in tutta tranquillità il proprio figlio al seno. Se, in seguito, la miopia peggiora, questo è dovuto a un’evoluzione del difetto visivo legato agli anni, all’affaticamento per motivi di studio o lavoro, a una correzione non adeguata, ma non al fatto di essere diventata mamma, anche più di una volta.

Quando preoccuparsi

Ci sono situazioni che vanno invece segnalate al ginecologo. Una di queste è la visione, davanti agli occhi, di macchie scure o di lampi di luce, scientificamente chiamati scotomi. Se compaiono e non è mai successo prima della gravidanza (può capitare se si soffre di emicrania con aura) potrebbe essere colpa di un aumento della pressione arteriosa che causa problemi alla retina.

La pressione elevata è pericolosa perché è tra i sintomi della gestosi o pre eclampsia. Si tratta di una complicanza della gravidanza stessa, i cui segnali sono appunto pressione arteriosa elevata, ritenzione di liquidi nei tessuti (soprattutto a livello degli arti inferiori) e presenza di proteine nelle urine, segno di affaticamento dei reni. È bene eseguire accertamenti, come misurazione della pressione e analisi delle urine, per capire se può trattarsi di questo problema.

I disturbi della vista in gravidanza, caratterizzati da lampi o scintille di luce o da macchie scure, possono essere preoccupanti anche perché, in qualche caso, potrebbero essere causati da una sofferenza alla retina, la sottile membrana dell’occhio sensibile agli impulsi luminosi. Oltre che alla pressione elevata, la retina può essere sensibile anche a una condizione di eccesso di zuccheri nel sangue, quindi a una condizione di diabete, anche di tipo gestazionale.

È bene precisare che è difficile arrivare a questa situazione: ogni mese, infatti, il ginecologo controlla le condizioni di salute della gestante attraverso le analisi del sangue e delle urine, rilevando ogni variazione di glicemia e glicosuria rispetto ai parametri di riferimento. È quindi possibile accorgersi di un disturbo importante come il diabete gestazionale, ben prima che i livelli di glucosio elevati nel sangue producano danni alla vista.

I problemi alla vista durante il parto

Una condizione che può mettere alla prova la salute degli occhi non è la gravidanza, ma il parto. Se, infatti, una donna ha problemi di miopia elevata (dalle 10-12 diottrie in su), la pressione intracranica legata allo sforzo fisico del travaglio potrebbe ripercuotersi sulle strutture dell’occhio. Il bulbo oculare di una persona molto miope ha una forma allungata, non sferica: di conseguenza le strutture dell’occhio sono sottoposte a tensione e sono più fragili nei confronti di eventuali traumi.

Le “spinte” del parto potrebbero quindi causare una rottura del corpo vitreo, che si manifesta con impressioni visive di macchie scure e corpi in movimento. La rottura del vitreo può essere curata con un intervento laser, ma se una donna in attesa ha una miopia davvero elevata, dovrebbe parlare con il ginecologo e con l’oculista per capire se sussistono realmente le condizioni per richiedere un parto cesareo. Si tratta, è bene precisarlo, di condizioni rare e oggi il parto può avvenire in sicurezza per via vaginale anche se la donna ha problemi di miopia.

Come mantenere sana la vista in gravidanza

Per evitare la comparsa di disturbi della vista in gravidanza è importante:

  • Effettuare un controllo oculistico all’inizio della gestazione, soprattutto se si hanno già problemi di miopia;
  • Rivolgersi al medico in caso compaia un disturbo alla vista;
  • Assumere molta acqua, necessaria per idratare il corpo vitreo (la sostanza gelatinosa all’interno del bulbo oculare) la cui integrità protegge la retina che si trova a ridotto del bulbo oculare stesso;
  • Consumare frutta e ortaggi crudi (dopo averli accuratamente lavati), soprattutto di colore rosso, arancio e verde scuro. Contengono carotenoidi, luteina e zeaxantina che hanno un effetto protettivo sui tessuti dell’occhio e quindi sul benessere visivo;
  • Utilizzare lacrime artificiali soprattutto se si lavora al pc o se l’ambiente è caldo e secco;
  • Cercare di non stancarsi eccessivamente e dormire un sufficiente numero di ore per notte.

Può anche essere opportuno chiedere all’oculista la possibilità di utilizzare un paio di occhiali riposanti per la lettura.

Photo by Xenia Chernaya for pexels

 
 
 

In breve

I disturbi della vista in gravidanza possono essere causati da variazioni ormonali, anemia, pressione alta o anche diabete non diagnosticato. Vanno subito segnalati al ginecologo per gli opportuni approfondimenti

 

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