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Il cerchiaggio consiste in un intervento chirurgico cui la futura mamma può essere sottoposta per rafforzare la tenuta del collo dell’utero (l’area di collegamento tra la cavità uterina, dove si sviluppa il feto, e la vagina) che dovrebbe cominciare a dilatarsi solo quando la gravidanza è a termine (ovvero dopo la 38a settimana) grazie all’azione delle contrazioni: prima di questa scadenza, invece, deve rimanere ben chiuso per evitare il rischio che il piccolo fuoriesca prematuramente. Ecco quando è necessario fare il cerchiaggio, come spiega la dottoressa Daniela Fantini, ginecologa presso il consultorio Cemp di Milano.
Che cosa è il cerchiaggio?
Il ginecologo può prescriverlo nel caso la gestante evidenzi un problema di incontinenza cervicale o “beanza del collo”, una complicanza che si associa alla dilatazione precoce del canale cervicale: in sostanza esso risulta troppo debole per “reggere” il peso del contenuto del pancione (feto, placenta, liquido amniotico e altri annessi fetali) e inizia a dilatarsi dopo la fine del primo trimestre.
All’origine di questo disturbo possono individuarsi diversi fattori:
– un’anomalia congenita del canale cervicale;
– un problema determinato da un precedente intervento (per esempio un raschiamento o un parto traumatico che abbia danneggiato le pareti interne dell’utero);
– una pressione molto intensa sul collo dell’utero causata da un carico eccessivo della cavità uterina (come nel caso di una gravidanza gemellare).
Come riconoscere la dilatazione del collo dell’utero?
Un sospetto di “incontinenza” può evidenziarsi in presenza di alcune condizioni che il ginecologo ha modo di verificare in occasione di ogni visita:
– l’eccessivo e/o precoce accorciamento e ammorbidimento del canale cervicale;
– la presenza di contrazioni anche leggere (simili ai crampi mestruali);
– la comparsa di perdite vaginali rosate.
In questi casi il ginecologo prescrive alla futura mamma farmaci per ridurre l’attività contrattiva dell’utero (come la vasosuprina) e riposo totale e, solo se questi rimedi si rivelano inefficaci ed è stata superata la 13a settimana di gravidanza, può decidere di ricorrere al cerchiaggio, un’eventualità che risulta molto probabile nel caso di un precedente aborto per incontinenza cervicale.
Come viene effettuato il cerchiaggio?
Il cerchiaggio viene effettuato dal ginecologo in ospedale dopo la 13a settimana di gravidanza, seguendo questa procedura:
– un nastro in materiale sintetico della larghezza di circa 5 millimetri viene “infilato” in diversi punti attraverso il bordo del canale cervicale secondo una tecnica definita “a borsa di tabacco”;
– esso viene poi stretto e annodato per chiudere il collo dell’utero e impedire che ne venga riavviata la dilatazione.
Si tratta di un intervento semplice che dura indicativamente 15 minuti da effettuarsi in anestesia (in genere, spinale).
A questo punto la donna può condurre una vita normale avendo cura di seguire qualche precauzione in più e, in particolare, evitando gli sforzi eccessivi (quali, per esempio, il sollevamento di oggetti pesanti), l’utilizzo della bicicletta e le attività fisiche che implichino il rischio di urti al pancione. Nel caso il ginecologo lo ritenga necessario, può prescrivere riposo alla donna anche dopo l’intervento, fino al parto.
Alla fine della 35a settimana di attesa (quando lo sviluppo del feto risulta completo) il cerchiaggio viene rimosso per consentire al canale cervicale di riprendere i naturali processi di accorciamento e dilatazione necessari a predisporlo all’espulsione del piccolo: questa rimozione viene eseguita senza anestesia e non provoca particolari fastidi o dolore alla gestante.
In sintesi
A quale settimane si può partorire senza rischi?
La durata standard della gravidanza è stimata in 40 settimane con un intervallo di 15 giorni in più o in meno. Un parto prima di questa data è definito prematuro e in base all’epoca gestazionale in cui avviene può essere più o meno rischioso per il nasvituro. Proprio per evitare un parto prematuro o estremamente prematuro, in presenza di incontinenza cervicale, viene effettuato il cerchiaggio.
Fonti / Bibliografia
- Gemelli: Istruzioni per l'uso - Ospedale Pediatrico Bambino GesùNegli ultimi anni il numero di gravidanze gemellari indotte è aumentato. Di seguito una guida pratica per i genitori
- Anestesia spinale, dalla vita in giù - HumanitasPoco invasiva, assicura una ‘copertura’ completa ed efficace. Spesso è la soluzione migliore per gli interventi che riguardano addome e arti inferiori, specialmente per i pazienti della terza età. Ed è ormai l’anestesia generalmente adottata per i parti cesarei. Abbiamo chiesto alla dott.ssa Roberta Monzani, responsabile del Day Hospital Chirurgico di Humanitas, di spiegarci in […]