7° settimana di gravidanza

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Tutto quello che succede durante la 7 settimana di gravidanza

Con la settima settimana di gravidanza si è circa a metà del secondo mese. Il corpo della futura mamma continua a lavorare a un ritmo straordinario, mettendo in circolo una grande quantità di ormoni della gravidanza: dalla HCG (Gonadotropiana corionica umana) all’HPL (Ormone lattogeno placentare), dal progesterone agli estrogeni. Di conseguenza la stanchezza si fa inevitabilmente sentire. Le trasformazioni in atto sono infatti eccezionali: non a caso in questa settimana e in quelle successive l’embrione comincerà a trasformarsi in un sia pure piccolissimo feto.

Come si sviluppa il piccolo

Nella settima settimana di gravidanza il cervello, e di conseguenza anche la testa che lo contiene, cresce con molta rapidità , sviluppando i due emisferi e formando tre zone specifiche in via di sviluppo:

  • la zona frontale, che sovrintende al pensiero e alla memoria;
  • la zona mediana, addetta al coordinamento dei messaggi nervosi;
  • la zona posteriore, che controlla il battito del cuore, l’andamento del respiro e tutti i movimenti del corpo.

Quanto a quello che sarà il viso, si stanno formando le cavità orbitale, nasale e orale che diventeranno rispettivamente gli occhi, il naso con le narici e la bocca.

Il cuore, anche se non è ancora ben sviluppato, è già suddiviso in quattro parti (che diventeranno i due atri e i due ventricoli) e batte in modo regolare. Inoltre stanno prendendo forma i polmoni (già provvisti all’interno di un abbozzo di bronchi), il pancreas, l’intestino, le ossa e i muscoli, mentre gli arti iniziano ad assumere un aspetto più umano.

Il suo aspetto

Nella settima settimana di gravidanza la testa dell’embrione, che appare molto grossa e sproporzionata, sta iniziando a separasi dal corpo grazie allo sviluppo del collo. Si stanno inoltre delineando il naso (intuibile di profilo) e gli occhi (due puntini più scuri) chiusi dalle palpebre. Non solo: sembra incredibile, ma la bocca del bimbo, pur se così piccolo, è già provvista di labbra e lingua.

Quanto agli arti sono sempre più riconoscibili come braccia e gambe, provvisti rispettivamente di manine e piedini, gomiti e ginocchia. In questa fase si stanno già sviluppando anche le ghiandole sessuali, ma è ancora impossibile scoprire il sesso del nascituro con l’ecografia.

Le dimensioni dell’embrione

Il piccolo cresce con una velocità incredibile, passando dai 3-4 millimetri della sesta settimana ai 10-12 millimetri della fine di questa settima settimana di gravidanza (sempre misurati dalla testa al sederino). Il suo peso ipotizzabile è di circa 0,2 grammi.

I suoi movimenti

Il piccolo inizia già a muoversi o, meglio, a fare dei piccoli scatti che solo un apparecchio ecografico molto sensibile può essere in grado di percepire. Tuttavia la futura mamma non riuscirà ad avvertire il benché minimo movimento fino alla diciottesima settimana di gravidanza.

Settima settimana di gravidanza: sintomi

Ci sono donne che non si accorgono neanche di essere incinte, altre che invece avvertono diversi disturbi. I sintomi caratteristici della settima settimana di gravidanza accompagnano in genere i primi tre mesi, per poi attenuarsi. Ecco i più diffusi:

  • Nausea, più o meno intensa, dovuta all’impennata di ormoni prodotti a partire dal concepimento.
  • Repulsione per determinati odori e sapori, sempre legata ai cambiamenti ormonali.
    Tensione e indolenzimento del seno, che si prepara fin da subito all’allattamento.
  • Gonfiore addominale, causato dall’ingrossamento dell’utero e dall’azione del progesterone (che rilassa i tessuti dell’utero per permetterne la dilatazione, ma allo stesso modo rilassa anche l’intestino rallentandone il transito).
  • Sbalzi d’umore, legati sempre alla tempesta ormonale in atto.
  • Stanchezza e affaticabilità, causate dalla nuova condizione dell’organismo.
  • Stimolo a fare pipì, dovuto alla pressione dell’utero sulla vescica.
  • Bruciore di stomaco. Il progressivo ingrossamento dell’utero tende a premere sugli organi vicini, come lo stomaco, favorendo il reflusso grastroesofageo, ossia il rigurgito del contenuto acido gastrico verso l’esofago, con la conseguente sensazione di bruciore.

Attenzione al rischio di iperemesi gravidica

La nausea è un sintomo comune alla maggior parte delle future mamme, che in genere si riduce verso la fine del primo trimestre di gravidanza. In alcuni donne può dare luogo a conati di vomito e anche il vomito è considerato un sintomo normale di gravidanza. Tuttavia, se gli episodi di vomito si ripetono troppo spesso o addirittura in maniera continuativa, è bene parlarne con il proprio ginecologo per rimediare al problema.

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