Translucenza nucale: valori limite, costo e quando si fa?

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 18/10/2022 Aggiornato il 18/10/2022

La translucenza nucale è un passo obbligato per tutte le donne in dolce attesa. Ecco quindi a che serve, come si fa, quali sono i valori limite e tutte le informazioni del caso

ecografia della translucenza nucale

Quando una coppia scopre di aspettare un bambino ovviamente si augura che tutto proceda per il meglio e che il piccolo stia bene. Ci sono diversi esami e accertamenti che si possono fare fin dalle prime settimane di gestazione (HP) per scoprire se va tutto bene o se il feto potrebbe presentare qualche anomalia. Fra questi esam, c’è anche la translucenza nucale, una particolare ecografia che valuta il rischio di alterazioni cromosomiche. Vediamo meglio di che cosa si tratta.

Cos’è la translucenza nucale?

Il test della translucenza nucale si chiama in questo modo perché va a valutare proprio la translucenza nucale, che è una parte della nuca del feto, più precisamente una fessura localizzata nella zona posteriore della nuca, sotto la cute. In questa fessura si raccoglie fisiologicamente un liquido che appare traslucido in ecografia.

L’esame ecografico della translucenza nucale va a valutare lo spessore di questo liquido e, sulla base di questo, stabilisce il rischio di anomalie cromosomiche nel feto. All’aumentare di questo valore, infatti, aumentano anche le probabilità che il piccolo sia portatore di un’anomalia cromosomica, come la Trisomia 21, ma non solo. Negli anni, infatti, si è visto che una translucenza nucale aumentata può associarsi anche a un rischio maggiore di altre condizioni e sindromi genetiche, di malformazioni cardiache, di idrope fetale e di altri difetti congeniti. Inoltre, può segnalare un ritardo di crescita intrauterino. Occorre specificare, però, che questa ecografia non è un metodo diagnostico: non può essere usata cioè per porre una diagnosi certa, ma solo per valutare alcune anomalie. Per avere risposte attendibili al 100% occorre sottoporsi ad altre indagini più approfondite. Se la translucenza nucale è aumentata, quindi, non è detto che il bambino sia portatore di un’anomalia cromosomica: potrebbe esserlo come no. 

Quando si fa e come si svolge la translucenza nucale?

L’ecografia della translucenza nucale va eseguita nel primo trimestre di gravidanza, idealmente fra le 11 settimane di gestazione e le 13+6 giorni. 

L’esecuzione è molto semplice: dopo aver cosparso l’addome della donna di un apposito gel, viene fatta scorrere la sonda sulla sua pancia per visualizzare il feto su un apposito monitor. Il bambino deve essere posizionato di profilo, così da poter vedere facilmente la zona sotto la nuca, dove c’è la translucenza nucale: sull’ecografia di vedrà una sorta di cornice nera con uno spessore più ampio sotto la nuca. La misurazione si fatta da bordo a bordo, nella parte più spessa, e va ripetuta più volte. L’esame ha una durata variabile a seconda di come è posizionato il piccolo e di quello che si riesce a vedere, in alcuni casi si protrae anche per 45 minuti.

Quali sono i valori limite?

Ma quanto deve misurare la translucenza nucale?  Non esistono valori assoluti perché lo spessore del liquido dipende dall’epoca gestazionale e dalla lunghezza del bambino. Ci sono tuttavia dei valori di riferimento. In genere si considerano normali valori fino ai 2,5 millimetri, al limite valori fra 2,6 e 3,4 e alti valori sopra i 3,5 mm. Se la translucenza è alta, il ginecologo potrebbe consigliare altri esami, come la villocentesi  e/o uno studio dell’anatomia e funzionalità cardiaca fetale.

Quanto costa la translucenza nucale?

Il costo non è fisso, ma varia da struttura a struttura: si può andare dagli 80 ai 250 euro e oltre, a seconda del centro e del medico a cui ci si rivolge. In alcune regioni può essere effettuata anche con il Servizio Sanitario Nazionale, gratuitamente (come ecografia ostetrica del primo trimestre per le pazienti che non hanno usufruito dell’ecografia del primo trimestre con il SSN) o dietro pagamento del ticket, che ha una costo diverso da regione a regione. In questo caso ovviamente serve la prescrizione medica. 

 

 
 
 

In sintesi

Quando si fa la translucenza nucale?

Il momento ideale è fra le 11 settimane di gestazione e le 13+6 giorni.

Quando la translucenza nucale è preoccupante?

Non esistono valori fissi di riferimento: dipende dall’epoca della gravidanza e dalla lunghezza del feto. La cosa migliore è affidarsi a un medico.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Rischio intermedio per trisomia 21: conviene fare altre indagini?

07/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Spetta alla coppia decidere, dopo aver ottenuto l'esito del Bi-test, se sottoporsi a indagini più approfondite sulla salute del feto e tra queste quale scegliere tra la ricerca del DNA fetale nel sangue materno, l'amniocentesi o la villocentesi, più invasive.  »

Test di gravidanza positivo e, allo stesso tempo, comparsa delle mestruazioni

07/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

A inizio gravidanza può verificarsi un sanguinamento che non è una mestruazione vera e propria, ma conseguenza di una eventualità che non implica automaticamente l'aborto spontaneo.   »

Bimba di 20 mesi che vuole dormire solo in passeggino

30/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Se i genitori non sanno in che modo gestire una presa di posizione come quella di voler dormire solo nel passeggino, piuttosto che perdere ogni sera la "battaglia" è meglio che acconsentano, nella certezza che il bambino prima o poi capirà che è più comodo il suo letto.   »

Incinta di tre settimane: è tardi per prendere l’acido folico?

30/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

Per poter contare sulla piena efficacia nel ridurre il rischio di difetti del tubo neurale del feto, l'assunzione quotidiana di acido folico deve iniziare almeno un mese prima del concepimento.  »

Fai la tua domanda agli specialisti