Virus Zika: in gravidanza è davvero pericoloso

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 09/06/2016 Aggiornato il 09/06/2016

È dimostrato che il virus Zika, trasmesso da alcune zanzare, è rischioso se contratto in gravidanza perché può causare malformazioni fetali. Ecco come difendersi

Virus Zika: in gravidanza è davvero pericoloso

Il virus Zika causa microcefalia al feto se contratto dalla donna in gravidanza: è arrivata la conferma scientifica, dopo mesi di ipotesi e supposizioni, anche da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità. La microcefalia è una grave condizione in cui un bambino ha una testa più piccola del normale, dovuta a un anomalo sviluppo del cervello durante la gravidanza o i primi anni di vita: questo determina problemi di sviluppo e apprendimento durante la crescita.

Tante cause alla base

La microcefalia può essere causata da fattori ambientali o genetici (sindrome di Down, uso di droghe o alcol da parte della mamma, esposizione a sostanze tossiche, infezione da rosolia in gravidanza): ora si sa che anche il virus Zika può determinarla.

Con una puntura di zanzara

Si tratta del primo virus trasmesso da artropodi con un’associazione dimostrata tra infezione in gravidanza e microcefalia fetale. Si trasmette tramite la puntura della zanzara Aedes Aegypti: non è possibile il contagio diretto da persona a persona, mentre può avvenire da madre a figlio attraverso la placenta.

Da madre a figlio

Da studi effettuati in Polinesia emerge che almeno “solo” l’1% delle infezioni in gravidanza dia luogo a feti o bambini malformati: secondo l’Istituto superiore di sanità, il rischio è inferiore a quello di un’infezione da rosolia o citomegalovirus. Ma servono altri dati, perché c’è chi dice che sia molto più pericoloso. I sintomi sono lievissimi o moderati: febbre, mal di testa, dolori articolari e muscolari, eruzioni cutanee, congiuntivite. Raramente possono comparire complicanze neurologiche (come la sindromedi Guillain-Barré) anche nell’adulto.

No ai viaggi a rischio

Ora che si ha la certezza che il virus Zika causa microcefalia al feto se contratto dalla donna in gravidanza, gli esperti ricordano l’importanza delle regole di prevenzione. Sconsigliati alle future mamme i viaggi nelle aree a rischio: Colombia, Brasile, Suriname, El Salvador, Guiana Francese, Honduras, Martinica, Messico, Panama, Venezuela.

Proteggersi dalle punture di zanzare

Nel caso sia indispensabile recarsi in zone endemiche, fondamentali le precauzioni anti punture di zanzare: non esporsi nelle ore più fresche (mattino e tramonto), vivere in ambienti con aria condizionata, coprire braccia e gambe, usare repellenti autorizzati per l’uso in gravidanza.

 

 

 
 
 

DA SAPERE

 

IN ITALIA RISCHIO BASSISSIMO

Il rischio di complicanze sul feto è maggiore nel primo trimestre. In Italia è presente un vettore potenzialmente in grado di trasmettere l’infezione, ma il rischio è basso e comunque limitato solo al periodo estivo, soprattutto se si applicano le precauzioni anti zanzara.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti