Il cuore si cura in utero con il micropacemaker

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 12/05/2015 Aggiornato il 12/05/2015

Basta con gli interventi complicati e i dispositivi troppo grandi. Il micropacemaker consentirà di curare anomalie cardiache del feto senza rischi

Il cuore si cura in utero con il micropacemaker

Nasce il micropacemaker per curare i difetti cardiaci del feto in gravidanza. Un gruppo di ricercatori americani del Children Hospital di Los Angeles e della University of Southern California ha messo a punto un dispositivo impiantabile di dimensioni adatte ai feti, nel caso di blocco cardiaco congenito.

Un problema difficile da trattare

Si tratta di un difetto del sistema elettrico del cuore che attualmente negli Stati Uniti interessa circa 500 feti: rallenta notevolmente lo sviluppo del cuore e ha un impatto importante sulla capacità di pompare il sangue. Può essere diagnosticato in utero, ma finora non era possibile trattarlo, perché i pacemaker erano progettati per gli adulti: una piccola parte era impiantata nel feto, mentre il resto restava esteriorizzato, con il rischio che i movimenti fetali slegassero gli elettrodi dal cuore.

In che cosa consiste la novità

Ora nasce il micropacemaker per curare i difetti cardiaci del feto in gravidanza: ha dimensioni ridotte che consentono un impianto interamente all’interno dell’utero, potenzialmente senza danni per il feto o la madre. Gli autori della scoperta hanno già eseguito i test di accertamento richiesti e la Food & Drug Administration, l’ente americano che regolamenta farmaci e dispositivi medici, l’ha già autorizzato per uso umano. Si attende ora la prima applicazione. È stato elaborato anche un test in grado di stabilire con precisione la predisposizione della mamma a portare in grembo un bimbo con questo difetto cardiaco. Si tratta di un semplice esame del sangue che verifica la presenza di anticorpi RO52, che non producono sintomi nella donna ma possono provocare danni al cuore del feto.

Chi rischia di più

Secondo questa teoria, se la madre è affetta da malattie autoimmuni (come quella di Sjögren e il lupus eritematoso), in cui l’organismo non riconosce alcune cellule dei propri tessuti e, scambiandole per “nemiche”, le attacca, può trasmettere al nascituro durante la gravidanza questa anomalia del sistema immunitario, compreso l’anticorpo responsabile dell’arresto cardiaco e di altre cardiopatie congenite.  Se il test è positivo, si inizia immediatamente la cura con un farmaco a base di corticosteroidi che non ha effetti collaterali per la madre o il feto. Si assume fra la 18a e la 24a settimana di gestazione, a dosaggi variabili a seconda della situazione.

 

 

 

In breve 

TANTI VANTAGGI

Il micropacemaker consentirà al feto di muoversi liberamente, senza il rischio di far sganciare gli elettrodi, e dovrebbe ridurre il rischio di aborto spontaneo e parto prematuro in bambini affetti da queste anomalie cardiache.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Si può dare l’acqua ai piccolissimi?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Ad allattamento ben avviato, quindi più o meno dopo le prime settimane di vita, se ragionevolmente si ritiene che il bebè possa avere sete (o se si notano segni di disidratazione, come il pannolino asciutto per molte ore) gli si possono offrire piccole quantità d'acqua. Se fa numerose poppate nell'arco...  »

Coppia con bisnonni in comune: ci sono rischi per i figli?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Il grado di parentela dovuto a bisnonni in comune non aumenta la probabilità di concepire figli con malattie ereditarie. A meno che vi siano persone malate o disabili tra i consanguinei in comune,   »

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti